Repubblica esalta la prova dell'Inter nel primo tempo e evidenzia le lacune e le sofferenze del secondo. Un'Inter a due facce, che non è più così malata ma nemmeno così guarita: "Il sospetto di qualche rito propiziatorio prima del via, o forse la presenza del proprietario Zhang Jindong in tribuna, che era qui anche in settembre per Inter-Juve, paiono cambiare volto alla grande ammalata: bum bum, tre gol nei primi 19 minuti, qui non si vedevano dal 1990, era geologica dei tre tedeschi. Il paziente però è ancora convalescente, e appena svanisce l’effetto placebo dei riti e delle presenze padronali rieccolo piombare nelle solite turbe, o amnesie, o quello che volete, tanto ormai a questa Cosa nessuno riesce a dare un nome, o una forma, e da anni. È un’Inter prima esaltante poi raccapricciante, quella che quasi si fa rimontare tre gol da una Fiorentina in 10 per tutto il secondo tempo, anche se alla fine porta a casa la pellaccia e i tre punti. Fluida, incattivita dall’orrida figura in Israele, l’Inter in avvio è un inno alla gioia e alla corsa leggera, tanto i viola sembrano non essere ancora entrati in campo, anzi il primo vero recupero difensivo di un certo rilievo è datato 30’ del primo tempo. Così la squadra più diesel del campionato, quella che stenta quasi sempre in avvio, parte come una schioppettata (nelle tre partite con Pioli è sempre accaduto, in effetti) e Brozovic segna dopo 135 secondi il gol più veloce della stagione nerazzurra, dopo combinazione Perisic-Ansaldi a sinistra e sponda di Icardi".
FC Inter 1908
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(Repubblica)
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