Repubblica – Inter, stasera si rischia tutto. Vincendo si potrebbe tornare a…

Sono ormai 98 giorni di apnea e nessuno, nemmeno i protagonisti, ne può più di questa Inter intimorita anche dalla sua ombra, e che pure è rimasta agganciata alla Championsper palese inadeguatezza degli inseguitori. Abbiamo e hanno finito le analisi e pure le controanalisi, i processi e gli autoprocessi, le critiche pensose e quelle isteriche o incompetenti, le indiscrezioni, i gossip e le perfidie, sono stati saccheggiati gli aggettivi e gli avverbi al negativo, al punto che hanno esaurito la loro funzione pure i dizionari dei sinonimi: ora si vorrebbe passare ai contrari. E di vincere una partita giocando in modo decente e contro un avversario di grande livello, visto che le uniche due vittorie di questi mesi bui, dopo il famigerato 5-0 al Chievo del 3 dicembre ultima luce, sono arrivate solo contro Bologna e Benevento.

Secondo la Repubblica quella contro il Napoli potrebbe essere la notte per tornare a rivivere, anche andando oltre i propri limiti, e rimettersi a pedalare. C’è pure la ricorrenza dei 110 anni del club a spronare. Spalletti non vede l’ora ma in serate simili conviene affidarsi anche agli ego, quindi capita a fagiolo il rientro di Mauro Icardi, sparito come tutti: sedici gol nelle quindici gare, poi solo due. In questo scorcio ha giocato male o malissimo e non è quasi mai andato al tiro, tranne due volte contro la Roma. È a novantanove gol in A e aspetta il centesimo, ma a febbraio è sparito del tutto. Ora torna, indosserà una fascia speciale per ricordare Davide Astori, mentre il Napoli diventa la squadra da lui più affrontata in carriera: tredici volte. Ma l’ha battuta in una sola occasione, perdendo in sei. Stasera ci vorrà proprio una resurrezione: di Maurito, e di tutta l’ Inter. Anche se Pasqua è ancora lontanuccia.

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(Fonte: Andrea Sorrentino, la Repubblica 11/3/18)