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BARCELONA, SPAIN - OCTOBER 12: Head Coach Simone Inzaghi of FC Internazionale gesture during the UEFA Champions League group C match between FC Barcelona and FC Internazionale at Spotify Camp Nou on October 12, 2022 in Barcelona, Spain. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)
"Fare tre gol al Camp Nou in Champions e non vincere. Questo il paradosso, tutto sommato dolce, di un'Inter stupenda, mai in affanno in uno stadio impossibile, riagguantata in un finale senza senso da Robert Lewandowski e da un po' di sfortuna". Apre così Repubblica il suo focus sul 3-3 del Camp Nou tra Barcellona e Inter, con i nerazzurri che che sono più che mai vicini alla qualificazione agli ottavi. Spiega il quotidiano: "Ora alla squadra di Inzaghi per qualificarsi basta vincere a San Siro contro il Viktoria Plzen: ecco perché il risultato non è un pareggio come gli altri.
E perché i tifosi interisti, relegati in piccionaia, ancora mezz'ora dopo la fine cantavano i loro cori, mentre quelli catalani lasciavano lo stadio sbottando contro la Uefa, definita "mafia". Ma se l'arbitro ha fatto favori a qualcuno, quel qualcuno è Dembelé, che nell'intervento su Darmian avrebbe meritato il rosso. Proprio il francese aveva segnato l'1-0 nel primo tempo. A mettere i conti in pari è stato Barella, poi è toccato a Lautaro e Gosens.
E con un 3-3 impossibile da dimenticare non solo per chi c'era, ma anche per chi ha sentito il solo finale in radio, si allontanano le mire di ottavi della squadra capolista in Liga, che solo con la qualificazione potrebbe aiutare un bilancio su cui grava più di un miliardo di debito. Già un'ora prima dell'inizio, il catino ululante del Camp Nou ha provato ad atterrire i giocatori interisti. I tifosi blaugrana hanno allenato il loro italiano di modo da insultare gli ospiti nella loro lingua. Eppure l'Inter non si è fatta intimidire. Per l'Inter l'unica vittoria al Camp Nou resta quella del 1970 in Coppa delle Fiere. Ma nella corsa agli ottavi ora è padrona del proprio destino.
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