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Dalle pagine di Repubblica arriva la riflessione sulla vittoria dell'Inter contro la Sampdoria: "I compagni del capitano giubilato hanno inteso dimostrare coi fatti di non essere dipendenti da lui e chissà se è un caso che i firmatari del 2- 1 di ieri siano stati proprio i più criticati: materialmente il belga nottambulo, con l’intuizione del destro affilatissimo del successo a meno di un quarto d’ora dalla fine, e anche psicologicamente il croato, finora rimasto con la testa al Mondiale e di nuovo abbastanza trascinatore. Oltre all’azione del temporaneo vantaggio - la tipica fuga sul fondo con annesso cross per la spaccata di D’Ambrosio, poi pareggiata dalla cocciutaggine del neoentrato Gabbiadini – Perisic ne ha sfornate altre: parecchio simili a quelle che l’anno scorso, prima del viaggio in Russia, gli valsero la fama di eversore delle difese altrui".
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