Con l'inserimento di Joao Mario e la sempre maggiore confidenza di Banega con il campionato italiano, l'Inter ha svoltato. È chiaro quindi che l'arma vincente di questa Inter sia il centrocampo.
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Repubblica – Joao Mario punta di diamante del centrocampo. La squadra ora…
Joao Mario ha impreziosito il centrocampo di de Boer, in una squadra più organizzata, compatta e incisiva.
La qualità della squadra in mezzo è cresciuta e a beneficiarne è anche l'attacco: Icardi, infatti, nelle prime 4 partite ha già segnato sei reti.
"Se il tempo si fermasse ora, si potrebbe affermare che mai furono spesi meglio i 45 milioni sborsati per Joao Mario. È lui, il portoghese strappato allo Sporting Lisbona la vera punta di diamante del centrocampo di Frank De Boer. Piedi educati e visione di gioco, Joao Mario ha conquistato tutti in tre gare. Anche i più scettici. Definito in Portogallo un professionista umile e riservato, il nerazzurro, che sbaglia pochi palloni e non ha paura di gestirli, in campo ha il compito di far ripartire l'azione davanti alla difesa con Medel o Kondogbia permettendo a Banega - arrivato a parametro zero - di essere più libero di avanzare", spiega Repubblica.it in un articolo.
La nuova Inter, però, non si ferma qui. A Banega e Joao Mario si aggiungono le ottime prestazioni di Candreva, perfetto nel 4-3-3- e nel 4-2-3-1, e Icardi. "Se il centrocampo funziona come una macchina perfetta, qualche merito va dato anche a Frank de Boer e all'abilità mostrata nel plasmare in circa 40 giorni una nuova squadra, più compatta e ordinata, che pressa alto gli avversari. Certo, l'inizio del tecnico olandese non è stato dei migliori. Dopo aver pagato dazio contro il Chievo a Verona, l'allenatore, che passa ore a vivisezionare i filmati delle avversarie del campionato, ha trovato la quadratura del cerchio. Da qui nascono il 2-1 alla Juventus e il 2-0 in trasferta a Empoli. Ora c'è il Bologna, un'altra storia", conclude Repubblica.it.
(Fonte: Repubblica.it)
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