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Il quotidiano la Repubblica nell'edizione odierna commenta la partita tra Juventus e Inter.
"Che abbia vinto la Juventus è un fatto abbastanza normale, dopo tutto sono ormai 500 giorni che allo Stadium vince sempre la stessa squadra, quella abbondantemente in testa alla classifica. Ma l’effetto migliore del derby d’Italia, finito con un gol solo e diverse polemiche interiste, è che è stata una partita – finalmente! – di alto livello, che non dovremmo vergognarci di esportare né sfigurerebbe al confronto con le migliori sfide di Liga e Premier, per non dire della divertentissima Ligue 1. È un buon segno, perché il valore non l’hanno aumentato i gesti tecnici in sé (alcuni pregevoli, ma comunque non numerosissimi) o chissà qualche raffinatezza tattica, ma il confronto tra due squadre forti, complete (quasi complete), autorevoli, padrone di sé. È stata, crediamo, la partita più internazionale che si sia vista in serie A negli ultimi anni e, benché l’abbia persa, potrebbe dare slancio soprattutto all’Inter, che ieri s’è confrontata con la Juve usando la stessa unità di misura. Ormai la differenza è limitata. Certo, nella ripresa la formazione di Pioli è calata assai, anzi troppo. Ha reagito più di nervi che di pensiero dimostrando che qualcosa ancora le manca, perché la Juve ha invece progressivamente preso possesso della situazione grazie alla personalità di Higuain e Chiellini. [...]
Probabilmente non è stato giusto che la Juve passasse in vantaggio, perché fino a quel momento l’equilibrio era cristallizzato, ma che ci sia rimasta sì, vista l’autorevolezza con la quale ha protetto il gol in più, facendo suonare allarmi in contropiede (molto bravo Handanovic su Pjanic e Higuain) e interpretando alla perfezione le imbeccate di Allegri. [...] Ma nemmeno Pioli ha sbagliato, dirottando Murillo su Mandzukic e poi togliendo i più inconsistenti dei suoi, Brozovic e Candreva. Però gli è mancato uno scarto decisivo nel momento di massima difficoltà, vissuto dalla Juve con la massima naturalezza e dall’Inter con evidentemente scoramento. Sullo 0-0 la partita era stata invece esemplare, con un’azione di qua e un’altra di là. La Juve ha spolverato due traverse (Dybala e Pjanic), l’Inter reclamato un paio di rigori (Chiellini su Icardi il più congruo)", si legge sul quotidiano.
(Fonte: la Repubblica)
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