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Repubblica: «L’Europa è troppo per questa Interella. Al ritorno…»

La scofitta dell’Inter in Germania matura quasi per inerzia, come fa notare Repubblica: «E per una progressiva cessione delle armi dopo un avvio friccicoso, l’Inter alta in campo e serena, i lupi del borgo di verde fasciati che...

Lorenzo Roca

La scofitta dell'Inter in Germania matura quasi per inerzia, come fa notare Repubblica: «E per una progressiva cessione delle armi dopo un avvio friccicoso, l’Inter alta in campo e serena, i lupi del borgo di verde fasciati che appaiono sorpresi, intimiditi, clamorosamente sotto ritmo. Il più stranito è Schürrle, che rimarrà negli spogliatoi all’intervallo e intanto al 6’, pressato altissimo da D’Ambrosio, trasforma un retropassaggio in un assist per Icardi, bravo a spedire con un tocco no-look Palacio in port per l’1-0. L’Inter è ancora brillante in un paio di contropiede manovrati, come quello che porta Hernanes al tiro (21’), ma poi il Wolfsburg guadagna metri, grazie a quei bei giocatori di Luiz Gustavo e Guilavogui che cominciano a rubare l’aria a Hernanes e soprattutto a Guarin, in una di quelle serate in cui viene travolto dagli eventi, mentre Caligiuri a destra fa barcollare Santon. Ma i tedeschi non hanno bisogno di guadagnarsi il pareggio con chissà quali sforzi, ci pensa l’Inter ad aprirsi su un corner, dopo una bella parata di Carrizo su Caligiuri: Juan Jesus non legge l’arrivo in corsa di Naldo perché guarda solo il pallone e il brasiliano incorna potente e piega le mani a Carrizo. D’ora in poi non si noterà più la differenza di blasone europeo e l’Inter arrancherà spesso, nel finale di tempo e a inizio ripresa. L’Europa, forse, è un pane ancora troppo duro per questa Interella. Salvo imprese al ritorno, al momento non pronosticabili».