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Repubblica – L’Inter chiude la stagione horror. Strama al momento confermato, ma…

Dai che è finita. Nove mesi e mezzo dopo l’esordio (2 agosto 2012, 3-0 all’Hajduk Spalato nei preliminari di Europa League), l’Inter chiude stasera contro l’avversario peggiore (l’Udinese di Di Natale, reduce da 7 vittorie consecutive)...

Francesco Parrone

Dai che è finita. Nove mesi e mezzo dopo l’esordio (2 agosto 2012, 3-0 all’Hajduk Spalato nei preliminari di Europa League), l’Inter chiude stasera contro l’avversario peggiore (l’Udinese di Di Natale, reduce da 7 vittorie consecutive) una stagione infernale, tra le più negative della sua storia: a oggi siamo a 55 partite ufficiali con 26 vittorie, 9 pareggi e ben 20 sconfitte (di cui 15 in campionato), 88 gol segnati e l’enormità di 76 incassati, col contorno di una sessantina di infortuni di varia natura, entità e credibilità.

L’unico obiettivo oggi è quello di abbandonare il nono posto in classifica per approdare all’ottavo, ma sarà difficile. Un disastro assoluto insomma, da cui si faticherà a ripartire, anche se alla porta di Moratti è pieno di allenatori che bussano, o fanno bussare o scampanellare: nonostante gli enormi problemi interni, l’Inter è ancora un sogno per moltissimi tecnici, perché è come quegli scapolacci impenitenti inseguiti da frotte di donne convinte di poterli redimere. Così i nomi di Mazzarri, Guidolin, Donadoni, Mihajlovic, Zenga e Blanc continuano a volteggiare sull’ambiente ma Moratti continua a confermare Stramaccioni anche nei colloqui privati col tecnico, che così appare sicuro: «Sono tranquillo, e non voglio rovinare questo divertente teatrino. Lascio parlare Moratti. Dopo la partita lui dirà tutto. Sarei il primo caso di allenatore non confermato a distanza di quattro giorni, un record. Se mi esonerasse? Io a Moratti dovrò sempre dire grazie». In caso di addio all’Inter, Strama potrebbe approdare all’Under 21. Ma tutti, proprio tutti, sia noi sia lui, sono in attesa della decisione di Moratti. Ancora un po’ di pazienza.