Repubblica – L’Inter e la fatal Bergamo. Non si vince dal 2008…

Walterone Mazzarri è stato avvisato da chi di dovere. Nella fatal Bergamo, dove gioca stasera, l’Inter non vince dai tempi del primo Balotelli e dell’ultimo Mancini, e sembra un’era geologica fa. Il 6 aprile 2008, con la Roma in rimonta scudetto, il Mancio schiera dal 1’ un Mario diciassettenne, esterno sinistro nel 4-5-1, incaricandolo per giunta di calciare corner e punizioni come se fosse un veterano. Finisce 2-0 con reti di Vieira da corner di Balotelli e raddoppio, con dribbling sul portiere e nessuna esultanza, dell’allora giovin fenomeno al suo primo gol in A. Poi l’Atalanta ha riservato solo rogne.

Mourinho cade con fragore (1-3) nel gennaio 2009, col celebre sfogo nell’intervallo («Finora avete vinto uno scudetto in segreteria, uno contro nessuno e uno all’ultimo minuto, siete una squadra di m...»); a dicembre 2009 Mou pareggia 1-1 dopo un’espulsione evitabile di Sneijder e a fine partita, nero di rabbia, prende a spintoni e strattoni un incolpevole giornalista (seguirà deferimento e multa da 13.000 euro); 1-1 anche per Ranieri il 26 ottobre 2011, con parata di Castellazzi al 90’ su rigore di Denis; infine l’11 novembre 2012 il 2-3 interrompe la serie di 10 vittorie consecutive di Stramaccioni, anche per un rigore dubbio, e da quella sera nulla sarà più come prima.

Oggi è previsto il rientro di Walter Samuel, salvo complicazioni nell’ultima rifinitura. La sua ultima presenza risale a sei mesi e mezzo fa, e da centravanti d’emergenza nel finale, in Cagliari-Inter, poi Samuel ha infilato uno di quei tunnel che hanno caratterizzato le sue stagioni post Triplete: a 35 anni suonati, il fisico non risponde più alle sollecitazioni. Difensore tra i migliori al mondo nei suoi anni belli, duro e grintoso in campo ma dolcissimo in privato, Samuel prova a restituire solidità a una difesa che nelle ultime quattro gare ha ingoiato 9 gol, dopo averne presi solo 2 nelle prime 5. E non solo per l’assenza di Campagnaro, che non risulta essere il nuovo Beckenbauer né il clone di Baresi, ma per un atteggiamento di squadra in fase difensiva che è più molle rispetto a settembre. Mazzarri rimane ottimista: «Sono soddisfatto di come stiamo andando e credo lo sia anche Thohir: l’Atalanta ci dirà quanto siamo cresciuti». 

Intanto il nuovo proprietario annuncia da Jakarta: «Parlerò del futuro tecnico in una riunione con Moratti e Mazzarri il 15 novembre, quando getteremo le basi per il lavoro. I giovani? Bisogna inserirli gradualmente». Poi inciampa ancora, ahilui: «Ho detto che mi piaceva Ventola perché era un buon giocatore, che però ebbe molti problemi con gli infortuni. Anche Martins non riuscì a esprimersi al meglio, purtroppo». Urge corso accelerato di interismo.