Il quotidiano la Repubblicaanalizza la sfida di questa sera tra il Napoli e l'Inter, nello specifico mette in risalto come i partenopei rispetto a un anno fa abbiano avuto un declino dal punto di vista dei risultati: "Un anno dopo le certezze vacillano, al punto da rendere plausibile e lecito il quesito più scomodo: fu vera gloria? C’era una volta il Napoli extra large di Maurizio Sarri, che il 30 novembre 2015 batteva l’Inter al San Paolo e s’involava in cima alla classifica: gettando le basi per la meritata conquista del titolo di campione di inverno. Nulla a che vedere con il remake di stasera a Fuorigrotta: stessa location e avversario, che però non può avere il fascino della super sfida fra le due squadre di 12 mesi fa. La posta in palio è infatti meno ricca, stavolta: complici le infinite vicissitudini dei nerazzurri, alle prese con l’ennesima ripartenza appena affidata a Pioli. Ma fa notizia soprattutto l’inatteso black-out di Hamsik e compagni, che non stanno mantenendo le promesse del torneo scorso: concluso al secondo posto dopo il lungo testa a testa per lo scudetto con la Juve.
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Repubblica – La favola del Napoli vacilla: stasera contro il sogno Icardi in uno stadio vuoto
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Doveva essere solo il primo step del nuovo ciclo, nei piani ambiziosi del club di De Laurentiis. Il Sarri bis, invece, non è stato finora all’altezza della magnifica cavalcata di un anno fa, che aveva vissuto uno dei momenti più esaltanti proprio con il successo al San Paolo contro l’Inter: firmato da una doppietta di Gonzalo Higuain, il convitato di pietra della rivincita di stasera a Fuorigrotta. Al Napoli mancano tremendamente le sue prodezze e la squadra non è stata più la stessa, da quando il centravanti argentino ha scelto di fare le valigie per Torino. Altro che indipendenza dal Pipita, insomma. Il sesto posto in classifica è l’istantanea di un gruppo smarrito, che ha perso in un colpo solo il suo campione e gran parte delle sue certezze, precipitando sull’orlo della crisi.
I risultati stanno rimettendo in discussione perfino la leadership di Sarri, atteso dai cinque giorni più difficili della sua gestione. Prima l’Inter e poi la trasferta di martedì a Lisbona, decisiva per la qualificazione del Napoli agli ottavi di Champions League. È appena l’inizio di dicembre e gli azzurri rischiano già di ritrovarsi fuori dai giochi, se non ci sarà una reazione immediata. L’aspetta con ansia la folla del San Paolo, che un anno fa esultava per il primato in classifica. Ma vigila soprattutto De Laurentiis, la cui insofferenza non promette niente di buono. Il presidente è convinto di aver messo insieme una squadra competitiva: nonostante l’addio di Higuain e il mancato arrivo in estate di Icardi, che ritorna a Fuorigrotta da avversario in uno stadio mezzo vuoto, 30 mila spettatori. Gabbiadini non ha la statura del principe. E la favola azzurra vacilla".
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