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Repubblica – L’Inter batte un Pescara friabile. La Juve dirà il resto…

I nerazzurri vincono sul Pescara e continuano a loro rincorsa Champions

Francesco Parrone

Dal quotidiano la Repubblica il punto sull'Inter dopo la gara di ieri contro il Pescara"Si chiude tra frizzi e lazzi con la consueta passerella di Gabigol, che entra sul 3-0 e al solito prende ovazioni esagerate che sanno di sberleffo, ma ormai qui va così. C’è una liturgia ben precisa in questa Inter lanciata pancia a terra verso la zona Champions, mollata da De Boer a inizio novembre al dodicesimo posto e ora quarta, alla settima vittoria di fila in campionato e nona assoluta dall’8 dicembre in poi con 20 gol fatti e appena 5 incassati, insomma la lunga marcia verso la sfida con la Juventus è terminata al meglio e domenica ci sarà da divertirsi. La liturgia prevede controllo sapido del territorio, tutti a testa alta e senza memoria alcuna dei tremori e delle esitazioni di un tempo, la sicurezza nel gesto tecnico, un equilibrio generale ora quasi perfetto, e prima o poi qualcuno segnerà, più tardi qualcun altro gestirà, e alla fine entrerà Gabigol e lo stadio applaudirà (stavolta trova anche la porta con un sinistro dal limite e rimedia pure un calcione da Benali che si irrita per i colpi di tacco del brasilianino).

In fondo lo sforzo dell’Inter era solo quello di rispettare il pronostico contro la squadra più derelitta dell’Europa che conta: con i suoi nove punticini e ancora nessuna vittoria sul campo, il Pescara era e si dimostra avversario friabile per la squadra più in salute del campionato. A cui bastano pochi strappi per impadronirsi della partita e per una volta non servono neppure i gol di Icardi e Perisic, che si dedicano agli assist e tengono il piede caldo per domenica prossima, al resto pensano gli altri. Gara sbloccata subito e con una certa ferocia. L’Inter reagisce tarantolata al primo pericolo ingoiato in contropiede al 13’ (Handanovic respinge corto su Kastanos, Verre segna ma in fuorigioco) e sul rovesciamento di fronte Joao Mario va al tiro, Bizzarri devia in corner, sugli sviluppi Brozovic pesca sul secondo palo D’Ambrosio che segna il primo gol di un difensore interista in questo campionato. Con Gagliardini ancora quasi perfetto nell’interpretazione della gara e nell’autorevolezza del tocco, che dà sicurezza ai compagni, si gioca meglio anche palla a terra e si fraseggia con levità, complice anche l’avversario, così il 2-0 è esemplare, col fronte che si sposta da destra a sinistra con il contributo di Joao Mario, Candreva, D’Ambrosio, ancora Joao Mario, poi Icardi, poi Perisic, assist al centro e Joao Mario da tre metri segna a porta vuota, bellissimo.

L’Inter può così permettersi un inizio di ripresa di controllo e di arretramento, con un rischio corso al 14’ (Handanovic in uscita bassa su Behebeck, poi Verre spara alto) ma anche il contropiede del 3-0, avviato da Eder, rifinito da Brozovic per Icardi, ancora un assist radente per il rimorchio di Eder che mette dentro il terzo. Essere interisti, negli ultimi tempi, è diventata una cosa interessante, e che torna a far sognare qualcuno. La Juventus ci dirà il resto".

(Fonte: Andrea Sorrentino, la Repubblica 29/1/17)

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