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Gabigol lascia Malpensa
L'edizione odierna de La Repubblica si occupa dei nuovi arrivi in casa nerazzurra che sono costati alla nuova proprietà circa 70 milioni di euro: "Proprietà cinese, copione hollywoodiano. L’arrivo a Milano del capo di Suning, Zhang Jindong, per la prima volta da numero uno dell’Inter domani a San Siro contro il Palermo, è stato orchestrato in un crescendo di colpi a effetto: dopo l’atterraggio dell’imprenditore cinese, sono sbarcati in successione Gabigol e Joao Mario. Le trattative per l’attaccante brasiliano e il centrocampista portoghese si sono sbloccate in contemporanea con la visita di Zhang che ha dettato la linea di questi acquisti: giovani e promettenti, utili alla squadra e magari forieri di possibili plusvalenze in caso di cessione tra qualche anno. Per avere il 20enne del Santos e il 23enne dello Sporting Lisbona la nuova proprietà cinese ha lanciato sul piatto quasi 70 milioni: 28 per il primo, 40 per il secondo.
Si tratta di due tra gli acquisti più costosi della storia nerazzurra: era dai 45 milioni versati alla Lazio nel 1999 per Vieri (allora 90 miliardi di lire) che l’Inter non pagava così tanto per un calciatore. Sono state ore che hanno ricordato le estati più roventi dell’epoca Moratti che non a caso sembra molto più caloroso verso il nuovo corso rispetto alla gestione Thohir. A dare la misura della spettacolarizzazione anche mediatica della giornata è stato un tweet dell’Inter che nel primo pomeriggio preannunciava ai tifosi l’atterraggio di Joao Mario dopo quello di Gabigol. Restano alcuni particolari da definire. Entità e tempistica delle rate per il portoghese campione d’Europa: trasferimento a titolo definitivo (non più prestito e successivo riscatto) che dovrebbe essere dilazionato in tre anni. E si tratta sul momento del tesseramento del brasiliano fresco di Oro olimpico con la Seleçao: subito o a gennaio.
È stata una doppia operazione che ha coinvolto intermediari molto potenti del mercato internazionale. Kia Joorabchian ha lavorato per Joao Mario. Nella vicenda Gabigol invece ha giocato un ruolo il gruppo Doyen che avrebbe voluto portare il giocatore alla Juve, delusa per l’esito finale. Ci sarà una coda legale perché il Santos non vuole riconoscere a Doyen il 20% dei 18 milioni in arrivo dall’Inter: gli altri 10 spettano al padre del calciatore. Ora dovrà essere proprio la cessione di un calciatore di scuderia Doyen, il croato Brozovic, ad aiutare l’Inter a far quadrare i conti per il fair-play finanziario: servono 30 milioni. La speranza nerazzurra è che ci siano munifici estimatori in Premier. Ma a questo punto è quasi scontato che uno dei due ultimi acquisti dovrà restare fuori dalla lista Uefa.
Nel frattempo da Montecarlo, per tenere alto il clima di ritrovata grandeur nerazzurra, Zanetti promette che l’Inter farà di tutto per vincere l’Europa League. Sorteggiato il girone con SpartaPraga, Southampton e Hapoel Beer-Sheva".
(Fonte: Giulio Cardone, Stefano Scacchi, La Repubblica 27/08/16)
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