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La Repubblica di oggi critica duramente l'operato della società juventina sul tema tifosi-razzismo: «Sul campionato finora impeccabile della Juventus c’è una macchia sporca che la società non si preoccupa di lavare, ma che rischia di allargarsi e di procurare dei guai alla squadra stessa: il razzismo. Per la settima volta in questa stagione il club bianconero ha infatti ricevuto una multa dal giudice sportivo per i cori razzisti dei suoi tifosi. Mercoledì sera la vittima è stata il francese Diakité, bersagliato dagli ululati della curva per diverse volte. All’ammenda, il giudice ha aggiunto una diffida, ed è la seconda dopo quella ricevuta dopo la gara con l’Inter della 29a giornata: questo significa che al prossimo atto di intolleranza lo stadio-gioiello, quello che viene portato a modello per l’intero movimento calcistico, rischia di venire chiuso per razzismo, in tutto o in parte se venisse dimostrato che i giocatori di colore vengono insultati da un settore delimitato del pubblico. E in effetti è così: in genere, quelli che ululano sono i tifosi della curva Scirea. Sull’argomento, la Juventus non ha mai preso posizione. Porta avanti da anni, in collaborazione con l’Unesco, un progetto che si chiama «Un calcio al razzismo» ma sul comportamento dei suoi ultrà non ha nemmeno mai espresso un’opinione».
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