- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Il closing del Milan sta per concludersi e le parole di Silvio Berlusconi, che vorrebbe ancora avere una voce importante nel capitolo della storia rossonera, non dovrebbero sconvolgere uno scenario che sembra ormai definito: "La certezza rimane la volontà di Fininvest di cedere il club. Troppo alti i costi e insostenibile la concorrenza dell’Inter di Suning, per assecondare l’ultima tentazione di Berlusconi: tenersi il Milan secondo in classifica". E Repubblica aggiunge: "Il conto alla rovescia per la vendita del Milan al fondo Sino Europe dice che mancano tre settimane esatte. La giornata fatidica, il 13 dicembre (scelta anche perché quella del 2 dicembre si sarebbe sovrapposta al referendum), è già stata pianificata, gli interpreti ingaggiati. Alle 10,30 è prevista l’assemblea dei soci. Il closing col notaio è fissato per l’ora di pranzo da Silvio Berlusconi ad Arcore. L’ingresso dei nuovi proprietari cinesi, con annessa conferenza stampa a Casa Milan, è in programma per le 16".
Silvio però non molla - Dopo il derby ha dato sì per scontato il closing, ma ha rivelato di avere posto agli acquirenti tre nuove condizioni: il potere di intervento “su mercato e questioni di campo”, l’assenza di “un presidente esecutivo” diverso da lui, la conferma di Galliani “in un ruolo operativo”. Se accolte, le tre richieste rinvierebbero il reale passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova gestione: appaiono dunque incompatibili con la cessione del 100% delle azioni da Fininvest a Sino Europe, secondo l’accordo stipulato.
Novità in vista? - Ma c’è una frase, nel monologo notturno, che ha fatto drizzare le antenne a chi l’ha sentita. Berlusconi, alludendo alla cordata asiatica, non ha parlato di futuri proprietari, ma di “soci”. Un lapsus dovuto alla stanchezza o il segnale di una novità imprevista? Secondo indiscrezioni raccolte tra chi gli è stato vicino domenica, la novità ci sarebbe stata: la visita ad Arcore, venerdì, di una rappresentanza di Sino Europe, che avrebbe chiesto all’attuale proprietario del Milan elasticità sull’eventuale ritardo nella raccolta dei 420 milioni del closing, una sorta di rinvio. Berlusconi, a quel punto, avrebbe rilanciato con le richieste di cui sopra, soprattutto con quella di non essere soltanto presidente onorario, per avere ancora peso rilevante nelle scelte societarie e tecniche. La discussione è in corso e per ora Sino Europe sembra disposta a cedere soltanto sul presidente esecutivo.
(Repubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA