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Repubblica – Mancini ritiene Kondogbia meglio di Imbula. C’è chi pensa il contrario ma…

Più che un derby milanese, è una sfida all’ultimo blitz tra Mancini e il Milan. Si riaccende l’antica rivalità tra il Mancio e Galliani, stavolta sul mercato: in palio c’è un centrocampista giovane e forte di nome Kondogbia. È...

Francesco Parrone

Più che un derby milanese, è una sfida all’ultimo blitz tra Mancini e il Milan. Si riaccende l’antica rivalità tra il Mancio e Galliani, stavolta sul mercato: in palio c’è un centrocampista giovane e forte di nome Kondogbia. È l’obiettivo principale dei rossoneri ma anche dell’allenatore nerazzurro. Già, proprio suo personale più che dell’Inter: perché la società di Thohir ha in mano Imbula del Marsiglia, stesso ruolo e stessa età (22 anni) di Kondogbia, i documenti sono pronti – costo intorno ai 20 milioni - e vanno solo firmati, insomma manca soltanto l’ok del Mancio. Che però non arriva. Stufo, Mancini, di accontentarsi delle seconde o addirittura terze scelte, l’inquietudine si è trasformata in irritazione: non gli hanno preso Toulalan, Yaya Touré e Dybala, adesso l’Inter deve acquistare chi dice lui. Cioè appunto GeoffreyKondogbia, che considera più forte di Imbula perché più tecnico e quindi più adatto al suo calcio. C’è chi la pensa in modo opposto, ma l’allenatore non sente ragioni. E continua a telefonare all’oggetto del desiderio per convincerlo che il progetto Inter è più attraente di quello rossonero.

Il pressing di Mancini – che vuole anche uno tra Thiago Motta e Felipe Melo - è così intenso che ieri alle 17 Galliani è ripartito per Montecarlo: terzo viaggio nel Principato in pochi giorni. L’intesa con il Monaco non è un problema, il Milan è pronto a pagare 30 milioni più bonus e potrebbe anche alzare l’offerta in extremis, ma il giocatore, sfiancato dai discorsi del Mancio, è orientato verso il nerazzurro (accordo verbale). L’ennesimo blitz di Galliani ha proprio l’obiettivo di ottenere la firma sul quadriennale da 3,5 milioni netti a stagione. Entrambi, Galliani e Mancini, sono convinti di spuntarla: in serata a Montecarlo sono piombati anche il ds nerazzurro Ausilio e il dg Fassone. Perché l’Inter per accontentare il tecnico è disposta a superare la proposta del Milan al Monaco. Che a sua volta, grazie a questo duello a colpi di milioni, assapora la possibilità di incassare proprio i 35 milioni inizialmente richiesti. E lì, nel Principato, c’è chi non esclude che tra i due litiganti alla fine sarà il terzo a godere, ovvero l’Arsenal di Wenger. Insomma è un’asta da brividi con Milan e Inter (che intanto riabbraccia Stankovic come team manager) ormai sullo stesso piano. «Non sono ottimista, né pessimista. E c’è anche la Juve» dice Galliani

Ma Marotta smentisce. Su Bacca invece resta in vantaggio la Roma, ma servono trenta milioni. Per questo i giallorossi valutano anche Dzeko, che ne costa 18. Le imminenti cessioni di Gervinho e Doumbia, poi, imporranno l’acquisto di un altro esterno. Sfumato Cuadrado, il primo nome sulla lista diventa Salah, già a un passo a gennaio: l’Inter lo vorrebbe in prestito, i giallorossi invece sarebbero disposti a comprarlo con 15milioni.