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Stasera Roberto Mancini festeggia i suoi 50 anni con un Inter-Dnipro di Europa League. Non potrà sedersi nemmeno in panchina, come ricorda Repubblica: «Colpa di una squalifica rimediata a marzo in Chelsea-Galatasaray, ottavi di Champions, quando la squadra turca rientrò in campo in ritardo dopo l’intervallo, e in casi simili la sanzione colpisce l’allenatore. È la sua seconda partita alla guida dei nerazzurri dopo il derby di domenica. Con un punto l’Inter si qualifica aritmeticamente ai sedicesimi, obiettivo minimissimo di questi primi tre mesi di stagione, ma non solo. Migliorare l’Inter del derby richiederà tempo e sudore, ci vuole una rivoluzione delle coscienze. Stasera contro gli ucraini già battuti all’andata a Kiev si rivedranno Medel, D’Ambrosio, M’Vila e Osvaldo, non Vidic che si è fermato per un’infiammazione a un ginocchio. Prima della gara sarà osservato un minuto di silenzio e l’Inter giocherà col lutto al braccio per la morte di Aurelio Milani, considerato dall’Uefa una “legend” per via del gol segnato nella finale di Coppa Campioni del 1964».
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