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Repubblica – Oggi sfida tra 4 italiane qualificate in EL. Mancini e Montella…

Stremati ma satolli, quelli del giovedì si ritrovano stasera per un apericena tra vecchi amici. Occhi negli occhi e tibia contro tibia, a confrontare i propri sogni e a raggranellare, se c’è, qualche energia dopo le sbornie di coppa:...

Francesco Parrone

Stremati ma satolli, quelli del giovedì si ritrovano stasera per un apericena tra vecchi amici. Occhi negli occhi e tibia contro tibia, a confrontare i propri sogni e a raggranellare, se c’è, qualche energia dopo le sbornie di coppa: Inter-Fiorentina (ore 18) e Torino-Napoli (20.45) fanno 29 scudetti in totale e soprattutto mettono di fronte quattro delle cinque magnifiche di Europa League, ma non finisce qui. Domani ci sarà il solito rumoroso cozzo tra Roma e Juventus, che vale mezzo scudetto ma oppone anche le altre due italiane che danzano ancora in Europa, la Roma che era in Champions e ora è un’altra della banda del giovedì, i bianconeri che difenderanno a Dortmund il 2-1 dell’andata negli ottavi di Champions League

Al dunque, con la quinta di ritorno parte la volata di fine stagione, si incrociano obiettivi e speranze, forse calcoli, anche se Mancini dice: «È troppo presto per scegliere tra coppa e campionato, aspettiamo qualche settimana». È presto, ma non così tanto. La stagione entra nella terza e ultima parte, la più faticosa e densa: mancano 14 partite al 31 maggio, data di fine campionato. Alle 14 bisogna aggiungere un altro mucchietto di impegni, che tutti sperano sia più corposo possibile: le cinque di Europa League si augurano di dover aggiungere le sette partite che mancano alla finale di Varsavia,la Juventus sogna di arrivare alla finale di Berlino (6 giugno) ossia di giocare altre sei gare di Champions, e non è tutto. La prossima settimana iniziano le semifinali di Coppa Italia e ritroviamo tre delle immancabili: Juventus-Fiorentina è una semifinale, Lazio-Napoli l’altra. Quindi altri tre impegni per chi arriverà alla finale di Roma (7 giugno). Insomma, Fiorentina e Napoli potrebbero giocare da qui ai prossimi tre mesi 24 partite, la Juventus 23 se ottenesse il massimo (a quel punto bisognerebbe cambiare la data della finale di Coppa Italia), mentre Roma, Inter e Toro potrebbero aver di fronte 21 partite. Un altro campionato, e al ritmo infernale di tre partite a settimana. 

Questo per dire che tra poco l’ora delle scelte suonerà per tutti, volenti o nolenti. Sotto con le partite di stasera. Torino e Napoli ci arrivano senza gli squalificati Vives e Mertens, ma in ottima salute, a parte Rafa Benitez che ha un problema al polpaccio ma tanto non deve correre, ci penserà Pecchia a dare istruzioni davanti alla panchina. La Fiorentina deve invecerinunciare a Mario Gomez, mentre Montella e Mancini, compagni di squadra ai tempi della Samp, si scambiano complimenti: «Lo stimo molto per l’equilibrio e per come sta in panchina», dice Vincenzino, mentre il Mancio ribatte: «Per forza mi stima, con tutti i gol che gli facevo segnare...». L’interista spera che i suoi non sbandino più in difesa: «Dobbiamo diventare più furbi, loro sono una squadra bella e rodata». E intanto Erick Thohir è andato dal sindaco Pisapia per illustrare i suoi piani per lo stadio: «Abbiamo la volontà e le risorse per rendere magnifico San Siro nel 2018», ha garantito.