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Tre giornate di squalifica del giudice sportivo e la multa del club. Sono queste le conseguenze del cortocircuito di Felipe Melo nel finale della partita persa dall’Inter con la Lazio domenica sera. Gianpaolo Tosel ha considerato “condotta violenta” il calcio volontario del brasiliano a un avversario “all’altezza della spalla”. Repubblica commenta che poi: «La società nerazzurra aggiunge il castigo economico all’ex Galatasary che, prima di stendere Biglia, aveva provocato con leggerezza il rigore decisivo per il 2-1 biancoceleste. E, per rendere evidente che il centrocampista non ha giustificazione, l’Inter ha deciso di non presentare ricorso. L’atteggiamento di Corso Vittorio Emanuele nei confronti di Melo non dovrebbe essere replicato con i protagonisti della discussione nello spogliatoio, in particolare Jovetic e Ljajic. Nella giornata di ieri era circolata la voce che anche il montenegrino e il serbo avrebbero potuto rimediare una multa a causa delle loro rimostranze contro le scelte di Mancini. Ma in generale alla Pinetina si tende a ridimensionare l’accaduto».
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