Il quotidiano la Repubblica, analizza nell'edizione odierna i fatti più importanti di casa Inter: "Bastava aspettare, con interistissima pazienza. Prima o poi, per chi aveva fede o solo speranza, il gol della vittoria e il nome del nuovo allenatore sarebbero maturati al termine di un assai nerazzurro percorso a ostacoli, tra sofferenze, equivoci e bugie, perché qui non siamo in un club come gli altri. Però è andata, il più è stato fatto. Nei 90 minuti di Inter-Crotone, e anche in questa settimana di bizzarra ricerca di un tecnico, che poi sarà quello che era stato scelto sette giorni prima, ossia Stefano Pioli, anche se l’annuncio ufficiale manca.
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"Ieri è finita la reggenza in panchina di Stefano Vecchi, che ha avuto la soddisfazione di vincere la sua partita a San Siro, e se lo merita"
Insomma, a 6’ dalla fine l’Inter è ancora 0-0 col Crotone, nonostante il 70 per cento di possesso palla, 18 calci d’angolo e una ventina di tiri in porta, anche se solo un paio pericolosi (entrambi di Banega) perché la platea viene mossa sempre con lentezza. Poi accadono piccole cose che cambiano il corso della storia: entra Jovetic e va a sinistra, con Perisic, fin lì stonatissimo, che sfila a destra; il Crotone si sbilancia per la prima volta nella sua gara di accorto catenaccio, e lascia un contropiede; Icardi vede Perisic laggiù a destra e lo lancia, corsa palla al piede verso l’area e destro incrociato del croato, mancino naturale, che finisce in rete.
Piccoli eventi favorevoli, ma sono quelli che servono e che bastano. Maurito, dopo l’assist, arrotonda col rigore del 2-0 e col destro al volo del 3-0, tanto per ricordare che l’Inter fin qui è stata lui, e al massimo un po’ Perisic, e che sarebbe ora si svegliassero gli altri. Infine è proprio Icardi a svelare gli altarini, rispondendo a domanda sull’allenatore italiano che verrà: «Un allenatore italiano ci aiuterà, perché conosce la serie A. Ormai siamo a Natale, dobbiamo riprenderci».
Già. Il casting dei giorni scorsi, alla presenza della dirigenza cinese, in realtà sono stati solo
una formalità, o una perdita di tempo, a seconda dei punti di vista. Stefano Pioli era stato scelto lunedì scorso dal ds Piero Ausilio e Pioli sarà l’allenatore dell’Inter, quarto stagionale. Allo spagnolo Marcelino, che ci ha creduto fino a sabato sera, e a Gianfranco Zola, che non ci aveva granché creduto, è stato detto grazie, ma abbiamo preferito un altro. Pioli è tornato a Milano ieri ed è in attesa degli annunci: arriveranno dopo che il suo contratto con la Lazio sarà rescisso.
E si sa che quando c’è di mezzo Lotito non si può mai essere certi di nulla, anche se la Lazio chiudendo il contratto di Pioli e del suo staff risparmierà 2,5 milioni lordi. Al momento, il tecnico deve ancora percepire tre mensilità (luglio, agosto e settembre per un totale di 250mila euro) e oggi gli avvocati discuteranno il tutto. Questo per dire che un colpo di scena sarebbe ancora possibile, ma improbabile, e Pioli guiderà l’Inter, esordendo in un derby come Mancini due anni fa.
Di sicuro ieri è finita la reggenza in panchina di Stefano Vecchi, che ha avuto la soddisfazione di vincere la sua partita a San Siro, e se lo merita. Ora sotto con Pioli e poi col Milan: l’unica squadra italiana a cui Icardi non ha mai segnato".
(Fonte: la Repubblica 7/11/16)
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