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Repubblica: «Racconto del Kondogbia Day: tripudio per tifosi che…»

Lorenzo Roca

Ieri in un attimo a Milano è diventato il #Kondogbiaday, raccontato da ANdrea Sorrentino sulle pagine di Repubblica: «Appuntamento alle 17 in un altro di quei nuovi hotel cinque stelle lusso. Il passaparola è frenetico, i tifosi...

Ieri in un attimo a Milano è diventato il #Kondogbiaday, raccontato da ANdrea Sorrentino sulle pagine di Repubblica: «Appuntamento alle 17 in un altro di quei nuovi hotel cinque stelle lusso. Il passaparola è frenetico, i tifosi arrivano davvero. Sono un centinaio già un’ora prima, neppure veri e propri ultrà ma ragazzi poco più che adolescenti, qualche papà configli al seguito,qualchecurioso, gente tranquilla. Eppure si scaldano con i cori della curva, oppure spernacchiano il nemico. Aspetteremo ancora le rivoluzioni copernicane, di chiaro stampo anglosassone, nei rapporti coi media e con gli ultrà, ma senza molta fiducia. Insomma alla fine Geoffrey Kondogbia si mostra, da una terrazza al primo piano. Tripudio. Chi non salta rossoneroè, elui salta felice, anzialimenta il coro. Sventola la maglietta, e quelli di sotto si entusiasmano. Si prostra verso di loro, e quelli in visibilio. Poi lancia la maglietta, eunaventina dimaniprotese si gettano sulla reliquia. Le telecamereinquadrano, le dirette tv proseguono. «Che ci frega di Pogba, noi c’abbiamo Kondogbia». Gli altri si arrangino».