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Repubblica – Scudetto al rallentatore: surplace tricolore condizionato da due fattori

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Tra passi falsi e vittorie importanti, il quotidiano analizza la corsa scudetto tra Milan, Inter e Napoli

Gianni Pampinella

A poche giornate dal termine del campionato, si infiamma la corsa scudetto. Milan, Inter e Napoli si giocano tutto in poche partite, adesso chi sbaglia rischia di essere tagliato fuori. "Altro che lo sprint: questo è il campionato di chi scatta e poi s’inchioda, di chi sbaglia le palle break, di chi passa senza soluzione di continuità dall’estasi alla crisi, come se ognuna delle tre squadre in corsa (in cammino, casomai) avesse una sorta di squilibrio interiore dovuto alle grandi imperfezioni, che condizionano e forse addirittura spaventano", sottolinea Repubblica. "La Juve può arrivare al massimo a quota 80 e mai nessuno, in un campionato a 20 squadre con i tre punti a vittoria, ha vinto lo scudetto con così poco. Come minimo ne sono serviti 82 (Inter 2010 e Milan 2011) e anche stavolta si arriverà più o meno lì".

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"Escludendo i primi due turni, finora si sono alternate al vertice quattro squadre: il Milan è stato in testa per giornate 17 (8 da solo), il Napoli per 16 (7), l’Inter per 10 (8) e la Roma per 3 (sempre in compagnia). È incredibile la precisa regolarità delle occasioni sprecate. L’Inter è entrata in crisi dopo aver raggiunto il vantaggio massimo (+4 alla 23ª con una partita in meno) e tra la 24ª e la 30ª è stata quattordicesima, con 7 punti in 7 partite. Il Milan si è innalzato a +3 alla 30ª e poi ha fatto un doppio 0-0 contro squadre che in classifica stanno a destra. Il Napoli ha raccolto 31 punti nelle prime 11 giornate ma dalla 12ª alla 19ª è stato quartultimo, facendo un punto a partita".

"Il surplace tricolore è stato senz’altro condizionato da due fattori: gli infortuni (ma l’Inter ne è rimasta quasi immune) e l’incapacità di gestire il doppio impegno interno ed europeo. Non è un caso che in coppa siano rimaste due squadre lontanissime dal vertice. Restano comunque dati incredibili come le cinque sconfitte casalinghe del Napoli o i quattro gol segnati dal Milan nelle ultime 6 partite. Riusciranno queste specialiste dello stallo a cambiare marcia nei 40 giorni di calcio che ci restano? Chi può dirlo: l’imprevedibilità è l’unica bellezza del nostro campionato, teniamocela stretta".

(Repubblica)

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