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Repubblica – Diritti tv, consulente Serie A: “Offerta Sky inammissibile”. Le ultime

Alessandro De Felice

Le ultime sulle trattative per la vendita dei diritti tv della Serie A 2021/2024, con le offerte in scadenza il prossimo 29 marzo

Un posizione forte a 13 giorni dalla scadenza delle offerte per i diritti tv della Serie A 2021/2024. Secondo quanto riferisce Repubblica, il consulente legale della Lega Alberto Toffoletto ha definito, durante l'assemblea che si è tenuta oggi, inammissibile la proposta presentata da Sky. Il quotidiano spiega: "Il motivo? La procedura prevede l'inserimento solo della valutazione monetaria. L'offerta di Sky invece sarebbe "arricchita" da un elemento qualitativo che la rende a tutti gli effetti condizionata. E quindi non ammissibile, per la procedura di vendita dei diritti tv".

Ora Toffoletto dovrà mettere nero su bianco quanto affermato, mentre Sky potrà tornare in corsa solo presentando una nuova offerta sul pacchetto in co-esclusiva di 3 partite. È quello che vogliono molti club, per non perdere un partner ventennale che continua a fatturare miliardi, anche se resta la tentazione di vendere le partite spacchettate per cederne una in chiaro.

Nel frattempo Dazn, unico concorrente di Sky, ha perso il voto del Cagliari, che nell'assemblea di oggi si è astenuto. "Una mossa che aveva l'intento di evitare lo scontro e abbassare i toni di quella che è ormai diventata una battaglia tra due fronti. Ora la scelta del presidente Giulini spacca esattamente a metà la Lega Serie A: la metà delle società vorrebbe chiudere subito l'assegnazione: sono Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Verona, Fiorentina, un fronte compattissimo a cui si aggiungono Milan, Udinese e Parma". Per assegnare il bando sono necessari 14 voti.

Resta in piedi la possibilità dei fondi di investimento, con 13 club favorevoli. Con le solite, Roma, Torino, Bologna, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Benevento e Crotone, a cui oggi si è aggiunto il Cagliari, vanno sommati le opinioni favorevoli di Milan, Udinese e Parma. "Tredici a sette, numero sufficiente a fermare però l'operazione, cristallizzando lo stallo" conclude Repubblica.