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Repubblica: “Spalletti, ma che hai? E’ un’Inter senza ardore. E il fantasmone di Conte…”

Un altro risultato negativo dell'Inter potrebbe creare confusione e alimentare strane voci sulla panchina

Andrea Della Sala

Inter-Tottenham di questa sera segna il ritorno in Champions League dei nerazzurri dopo ben sei anni di astinenza. L'Inter non ci arriva nel migliore dei modi, visto che in quattro giornate di campionato ha rimediato solamente 4 punti, perdendo già con Sassuolo e Parma. Spalletti è già in difficoltà e sa che un altro risultato negativo sarebbe mal digerito da tutta la piazza.

"Lui è il capo, lui mostra il petto e la faccia, mentre la squadra rimane al riparo e i vertici del club non ne parliamo, visto che nemmeno hanno preso posizione sul clamoroso silenzio del Var sabato scorso mentre tutti i giornali del regno si indignavano, quindi a lui le critiche. Se si ascolta la pancia del popolo, ora, si avvertono dubbi proprio sul tecnico. Non su Icardi, che oltre a partecipare per niente al gioco (9 tocchi contro il Parma, solita storia) ora ha smesso persino di segnare. Non su Perisic, che dopo Mosca ha smarrito lucidità al tiro e negli assist. Non su Brozovic, regista itinerante e sbadato, però presentissimo dal barbiere per ogni nuova acconciatura, e nemmeno su Handanovic, sempre più spesso attonito, o su Nainggolan, che prima o poi sarà lui, lo aspettano tutti, arriverà. I dubbi sono altri: ma cos’ha Spalletti? Perché la squadra appare senza fuoco, senza l’ordine e la furia di un anno fa? Cosa è accaduto nel precampionato tra il tecnico e i giocatori, perché non si avverte l’unione e la passione della scorsa stagione, perché sembra che Luciano non riesca più a trasmettere cose? Stasera serviranno risposte, e di solito nelle situazioni complicate Luciano si ritrova, piazza la zampata. Il Tottenham è chiaramente più attrezzato, anche se ha alcune pesanti assenze, è più abituato alla Champions, gioca a un’intensità più alta di quella della serie A, in fondo la scorsa stagione fu eliminato dalla Juve per una decina di minuti di amnesie, mentre per 170’ si era imposto", si legge su La Repubblica. "C’è questo fantasmone che aleggia su tutta Milano, mica solo quella di sponda nerazzurra, si chiama Antonio Conte e dopo l’esonero ha chiesto al Chelsea di essere liquidato subito per la cifra che gli spetta, non vuole che il club di Abramovic gli versi lo stipendio mensile, ha fretta di rientrare nel grande calcio. Hanno già accostato il suo nome all’Inter in caso di disastri spallettiani, eppure Luciano ha appena prolungato l’accordo con la proprietà cinese, ora certe voci sembrano pura fantasia. Ma la calunnia è un venticello, come le chiacchiere di mercato, quindi fiato alle trombe. A Luciano, uomo solo al comando, non resta che tornare a vincere".

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