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Repubblica: «Stramaccioni appassito, ha ancora tempo per dare un senso a…»

Momento difficilissimo quello vissuto da Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter. Repubblica di oggi ne tratteggia i punti salienti: «Il problema, anzi uno dei problemi, è che il tecnico ha perso la brillantezza d’autunno e da un...

Lorenzo Roca

Momento difficilissimo quello vissuto da Andrea Stramaccioni sulla panchina dell'Inter. Repubblica di oggi ne tratteggia i punti salienti: «Il problema, anzi uno dei problemi, è che il tecnico ha perso la brillantezza d’autunno e da un paio di mesi ripete come un mantra le sue professioni di fiducia nei confronti del gruppo «di grandi campioni, grandi professionisti» che si trova a gestire. Troppo poco, e troppo buonismo: la sensazione è che Stramaccioni si sia affidato con eccessivo trasporto ai consigli del gruppo storico, rinviando a data da destinarsi scelte radicali che all’Inter non sono più differibili. Lui stesso è appassito, e non da oggi. Fino a novembre, in ogni partita proponeva un’intuizione, una mossa tattica, qualcosa che confondeva gli avversari; poi è arrivata la crisi di risultati (un punto in 7 trasferte con 5 gol segnati e 16 incassati, due vittorie nelle ultime nove gare ma contro Pescara e Chievo) e anche lui ha perso la bussola. Lo abbiamo visto compiere errori di valutazione dei suoi uomini  e degli avversari, sottostimare gli allarmi che erano arrivati già all’inizio di dicembre nella sconfitta contro la Lazio, insistere coi tre attaccanti quando la squadra ne sopporta a malapena due, forse si è convinto pure lui che i problemi fossero solo gli arbitri, mentre al solito la squadra gli si sbriciolava in mano tra infortuni, ricadute, vecchi acciacchi che non guariscono mai, spaventose altalene di rendimento degli uomini chiave (Milito, Zanetti e Cambiasso su tutti, ma anche Guarin non scherza), bizzarre scelte di mercato che però lui stesso, giura, ha avallato. Il peccato di Stramaccioni è stato quello di non riuscire a invertire la tendenza, pretendendo che tutto cambiasse solo col ritorno alla difesa a 4, e in assoluto di non riuscire a tenere ben allenata una squadra difficilissima da allenare perché troppo disomogenea atleticamente tra vecchi e nuovi. Non è un romanzo ottocentesco (Le ambizioni sbagliate di Balzac potrebbe somigliargli), e non siamo all’ultima di campionato: Strama ha tempo per riprendersi, e il finale è ancora da scrivere. Ma faccia in fretta a riprendersi l’Inter, e darle un senso»