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Repubblica – Thohir accontenta Mazzarri e Lotito. Inter società  che ha speso di più…

Francesco Parrone

Tanti affari con pochi soldi: la crisi economica ha prodotto idee, stavolta. Non c’è stato il botto di fine mercato, d’accordo, ma era già successo abbastanza prima. Una sessione invernale sorprendente, ricca di movimenti e perfino di colpi:...

Tanti affari con pochi soldi: la crisi economica ha prodotto idee, stavolta. Non c’è stato il botto di fine mercato, d’accordo, ma era già successo abbastanza prima. Una sessione invernale sorprendente, ricca di movimenti e perfino di colpi: Hernanes, Osvaldo, Nainggolan, Honda, Jorginho i principali. Il brasiliano ormai ex Lazio ha firmato con l’Inter fino al 2018 e ha chiarito i motivi della scelta: «Ho chiesto io di andare via, perché credo di migliorare a livello professionale. Ho capito che nella Lazio la Coppa Italia vinta il 26 maggio era il massimo traguardo possibile, io voglio fare qualcosa d’importante». Per regalarlo a Mazzarri, Thohir ha dovuto accontentare Lotito — che non ha mollato fino all’ultimo centesimo — sui 20 milioni richiesti (18 più 2 di bonus). Contratti depositati 40 minuti prima della chiusura delle 23. E così l’Inter è diventata la società che ha speso di più in questo mercato: 21,750 milioni, D’Ambrosio compreso. Trovata in extremis una sistemazione per Belfodil (prestito al Livorno), resta il problema Guarin: inutile l’ultimo tentativo di scambio con Vucinic, il tormentone di gennaio. 

Il colombiano e Ranocchia potrebbero ancora andare al Galatasaray, in Turchia il mercato chiude il 3 febbraio, ma intanto l’inquieto Fredy si sfoga su Twitter: «Io all’Inter ero felice, è stato il club a mettermi sul mercato e ora chiedo chiarezza e rispetto». Per calmarlo, ieri l’Inter gli ha offerto il rinnovo: a sorpresa, l’accordo fino al 2017 sarebbe possibile. Di sicuro Mazzarri non ha avuto la punta che chiedeva. Su Nani, ala che gli piaceva, hanno provato il blitz (vano) la Juve e soprattutto il Milan, visto che in mattinata era saltata la trattativa con il Parma per Biabiany: Galliani voleva il francese in prestito senza obbligo di riscatto, Ghirardi ha risposto no grazie. E poi Saponara non era convinto del trasferimento. Così come ha deciso di restare alla Juve Quagliarella, conteso da vari club fino al gong. Lo stesso Biabiany sul filo di lana ha rifiutato la Lazio, dopo che l’accordo tra i club era stato trovato: ennesima delusione per i tifosi biancocelesti, sempre più arrabbiati con Lotito. Reja ha perso Hernanes (e Floccari) e si deve accontentare di Helder Postiga e del 23enne fantasista Kakuta: era una promessa (non mantenuta) del calcio francese, arriva dal Chelsea in prestito e riscatto a 3,5 milioni. È L’ora dei bilanci: le big si sono rinforzate tutte. Juve, Milan e Fiorentina lo hanno fatto senza spendere un euro. Giocatori presi a parametro zero (Honda su tutti), praticamente regalati (EssienRami) o in prestito, come i neo-viola Matri, Anderson, Diakite e quei monelli di Taarabt e Osvaldo. Quest’ultimo ieri è arrivato a Torino (in bombetta) per visite mediche e firma: se Agnelli vorrà, l’ex romanista sarà riscattato con 18 milioni. 

Il problema di Conte è il sovraffollamento in attacco, con sei punte più Pepe. Garcia invece si gode i colpi di Sabatini: Nainggolan (pagato 3 milioni per il prestito, poi a giugno altri 6 per la metà), l’esterno Bastos, il talento Toloi in difesa e ben sette giovani (l’ultimo ieri, il terzino sinistro Marin, ex Lazio e City), con Sanabria e Paredes parcheggiati a Sassuolo e Chievo. Non male, poi, farsi pagare 7 milioni dal Toronto per Bradley. Voto alto anche per il Napoli, che ha consegnato tre potenziali titolari a Benitez (e ceduto Armero al West Ham): il difensore Henrique, l’esterno sinistro Ghoulam e soprattutto il regista Jorginho, strappato a Milan e FiorentinaRafa aspettava anche uno tra Gonalons e Capoue per il centrocampo, niente da fare, Lione e Tottenham hanno respinto l’assalto finale. Ma De Laurentiis ha comunque speso 16,5 milioni (anche Andujar per giugno), solo Thohir ha investito di più. Normale: Mazzarri è un martello anche quando chiede rinforzi.