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Repubblica – Thohir ha le mani sull’Inter, restano i dettagli da limare. E nel Cda…

A due giorni dall’inizio della stagione, con la ripresa degli allenamenti lunedì alla Pinetina, poco o nulla è cambiato nell’Inter rispetto a maggio: gli assetti societari sono rimasti immutati, l’allenatore è Mazzarri e non più...

Francesco Parrone

A due giorni dall’inizio della stagione, con la ripresa degli allenamenti lunedì alla Pinetina, poco o nulla è cambiato nell’Inter rispetto a maggio: gli assetti societari sono rimasti immutati, l’allenatore è Mazzarri e non più Stramaccioni, la rosa monstre da 35 giocatori è ancora lì, mentre è arrivato Belfodil dal Parma, cui è stato rifilato Cassano.

Insomma il gap da JuventusMilan e Napoli è ben lungi dall’essere colmato. Eppure grandi cose potrebbero accadere nelle prossime settimane, vere e proprie rivoluzioni che ridisegnerebbero una nuova Inter, consegnandola a un altro futuro, esotico e imprevedibile almeno quanto i suoi protagonisti. Perché nell’ultimo mese di giugno la trattativa per la cessione del club all’indonesiano Erick Thohir è andata avanti a grandi passi. E come era apparso chiaro già a maggio, quando iniziarono gli incontri tra gli uffici legali, non si parla di quote di minoranza ma di maggioranza assoluta. Le ultime notizie raccontano che le parti si sono scambiate le bozze del contratto preliminare in cui è stabilita la cessione, da parte di Massimo Moratti, del 75% delle quote azionarie a Erick Thohir.

Ci sarebbero da limare alcuni (o molti) dettagli, mentre si discute intorno alle cifre che Thohir dovrà versare, ma il grosso della trattativa sarebbe definito, compreso l’ingresso nel nuovo Cda dello statunitense Jason Levien, socio d’affari di Thohir, coproprietario con lui dei D.C United (Msl) ma anche presidente dei Memphis Grizzlies (Nba), ex componente dello staff di BillClinton negli anni Novanta prima di diventare procuratore sportivo e infine dirigente.

La chiusura della trattativa, se le cose continuassero a procedere nella stessa direzione di queste ultime settimane, si concretizzerà entro la fine del mese. La cessione del 75% delle quote, quindi una maggioranza qualificatissima che consegnerebbe il mondo interista a Thohir, è davvero una rivoluzione: finirebbe un’epoca perché l’Inter non sarebbe più di Moratti dopo 18 anni, con tutto ciò che uno tsunami di questo genere comporterebbe, fuori e dentro il club ma anche nel calcio italiano.

Perché al di là delle smentite ufficiali e della comprensibile prudenza che Moratti ha tenuto finora nel commentare la trattativa,che è delicatissima visto che ballano questioni di diverse centinaia di milioni, è un fatto che le cose siano a un punto avanzato.Sarà Moratti, che trascorrerà nel frattempo il weekend a Londra (pare che stasera assisterà al concerto dei Rolling Stones aHyde Park), che dovrà dare il parere definitivo, se insomma schiacciare il bottone oppure no: dipende ancora da lui quasitutto, anche se i consiglieri economici della trattativa insistono da mesi sul fatto che cedere a Thohir si deve e si può, anche inconsiderazione dei problemi di bilancio del club (ancora -70 milioni al 30 giugno 2012, cifre ufficiose, e c’è di fronte un anno senza coppe).

Che poi molti considerino la cessione a un imprenditore indonesiano di cui si sa poco una sorta di salto nel buio, sarà materia di discussione quando le cose saranno accadute, e in effetti da discutere ci sarà. Ma se la trattativa è arrivata fin qui, si vede che Moratti ha ritenuto affidabile mister Thohir. Aspettiamo, e capiremo.