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Si chiama Ferguson, è scozzese, e lavorerà all’Inter. Ma Walter Mazzarri può stare tranquillo. Il Ferguson in questione si chiama Grant, non Alex, è un manager esperto in telecomunicazioni, lavora in Asia da 22 anni e farà parte del Cda interista al posto di Rosan Roeslani, occupandosi di nuove iniziative. Erick Thohir ne annuncia l’arrivo («È stato CEO di una grossa impresa mediatica in Asia, sarà un valore aggiunto per il media business») al termine di un veloce Cda in cui sono state distribuite alcune cariche operative. Il presidente indonesiano va avanti col suo programma di lenta ma inesorabile rivisitazione del mondo interista: «Michael Williamson penserà alla parte finanziaria e legale, oltre alle risorse umane. Giorgio Ricci al commerciale. Marco Fassone sarà il dg. Creeremo un’unica direzione tecnica che riguarda prima squadra e giovanili, con al vertice Piero Ausilio». Per ora siamo nel campo delle promesse, comunque Thohir garantisce che a giugno ci saranno altre novità: «L’Inter vuole competere con le potenze mondiali sul piano non solo commerciale, ma sportivo. Ci sentiamo forti già adesso, in estate rinnoveremo ancora. Serve una squadra composta da giovani ed esperti. Non è detto che chi finisce il contratto resterà. Abbiamo tanti ragazzi in prestito, penso sia giusto guardare alle loro prospettive».
È la conferma di quanto già emerso: addio ai grandi vecchi, tutti in scadenza di contratto a cominciare da Zanetti, liquidato da Thohir in modo sbrigativo: «Gli ho parlato due mesi fa, rispetteremo ogni sua decisione: se vorrà continuare o entrare nella dirigenza. Ma ne discuteremo più in là». Vidic è ormai interista: «Non annuncio nulla per rispetto del suo club, ma con lui portiamo esperienza ed equilibrio. Ha un grande carattere, è il capitano dello United. In più sarebbe ottimo per il nostro brand: in Asia è molto famoso».
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