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Repubblica – “Tutti contro Tosel. Si dimentica che l’INTER non ha mai…”

Non chiudete quella curva. In occasione della decisione di chiudere la curva nerazzurra per il derby e la partita successiva, si sono fatti portatori di questo messaggio non solo i diretti interessati (i rappresentanti dell’Inter), ma anche...

Sabine Bertagna

Non chiudete quella curva. In occasione della decisione di chiudere la curva nerazzurra per il derby e la partita successiva, si sono fatti portatori di questo messaggio non solo i diretti interessati (i rappresentanti dell'Inter), ma anche molte altre voci. Tutti schierati contro Tosel. Adriano Galliani ha ricordato che "la discriminazione territoriale ce la siamo inventata in Italia, ma nulla ha a che vedere col razzismo. Un settore vuoto in uno stadio è una ferita." Anche per il portiere del Milan, Abbiati, "un derby senza curve non è immaginabile". Di questo avviso è anche l'ex-prefetto Achille Serra che a Radio Radio ha aggiunto che se fosse capitato a lui avrebbe aperto la curva per non rischiare problemi di ordine pubblico (le due curve sono solidali e meditano manifestazioni fuori dallo stadio). Non solo. Chiederebbe alla Figc di rivedere la norma.

Il ricorso dell'Inter spera negli unici 12 ultrà identificati a Napoli per i quali si rischia che paghino in troppi. Andrea Sorrentino, nel suo articolo, aggiunge però una tirata d'orecchie alla società nerazzurra: "Giova comunque ricordare che nell’ultimo anno l’Inter ha sborsato alla Lega circa 350mila euro di multe per i cori razzisti o discriminanti dei suoi ultrà, più altri 45000 all’Uefa per ululati contro i giocatori dal Tottenham: eppure il club non ha mai pronunciato una sola parola per stigmatizzare il comportamento dei suoi tifosi."