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Sconcerti: “Inter, ora un finale di rincorsa. Inzaghi, perchè non Gagliardini?”

Fabio Alampi

I nerazzurri pareggiano in extremis sul campo del Torino e consegnano il primo posto in classifica al Milan

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato il deludente pareggio dell'Inter sul campo del Torino, che consegna il primo posto in classifica del Milan a prescindere dal recupero della gara contro il Bologna: "La classifica cambia perché l'Inter si ferma, è tornata nella sua materia scura. La mancanza di Brozovic è stata importante perché è caduta su una squadra vuota. Inzaghi ci ha messo del suo rimettendo all'inizio Barella regista, che sarà il suo ruolo tra dieci anni, ma non adesso. Questo ha riportato nel centrocampo Vecino, lontano ormai dal sentimento del gioco. L'idea di base era sostituire Brozovic con Gagliardini, il vero centrocampista quasi titolare. Inzaghi però non lo vede, ha moltiplicato la sua diffidenza nel finale mettendo prima Calhanoglu e poi Vecino registi con Vidal e Barella interni.

[...] Chiusa negli spazi e senza le idee di Brozovic, con Barella un po' grottesco nel cercare di imitarne i movimenti, l'Inter è diventata presto scolastica e si è abbandonata alla qualità dei singoli. C'è stato poco gioco nonostante la buona serata di Dzeko e Lautaro, solo molti rilanci e molte incursioni in contropiede del Torino. Il pareggio arrivato a due minuti dalla fine del recupero premia la fatica dell'Inter e pesa molto su una distrazione laterale del Torino.

È un pareggio alla fine meritato che non cambia il senso della serata. L'Inter resta chiusa bruscamente in un grigio inaspettato per la sua insistenza. Si stacca quasi sfinita da questo gioco in cui non trova più la vecchia leggerezza. Si sono spente le differenze più importanti, quelle di Barella e Perisic, di De Vrij e Dumfries, perfino quella di Darmian, rimane più spesso nel vago Calhanoglu, non basta Dzeko. Una squadra senza un reparto di mezzo, continuamente assaltato dal Torino e con rare potenze di rilancio. Comincia per l'Inter un finale di rincorsa. Tutto è possibile, anche che vinca, ma è una visione rovesciata rispetto a un mese fa".