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Qualche piccolo segnale c’è, anche se siamo ancora ben lontani dall’abolizione di quello che, da molti, viene considerato un privilegio. Negli ultimi mesi alcuni consiglieri comunali, oltre al sindaco Giuliano Pisapia, hanno rinunciato ai biglietti per entrare gratis allo stadio per le partite di campionato: otto rinunce, scaglionate nel tempo, che però non abbassano di molto il totale dei biglietti gratuiti per il consiglio comunale di Milano.
Dal 26 agosto 2012 al 24 febbraio 2013, infatti, per 51 consiglieri (considerando anche gli avvicendamenti) i tagliandi emessi e ritirati sono stati 3.416: del resto proprio il consiglio comunale, nell’ottobre scorso, aveva votato contro una mozione presentata dal consigliere Mattia Calise (Movimento 5 Stelle) che tagliava quei biglietti, appoggiando invece l’idea di una revisione dei criteri di assegnazione studiata dall’assessore allo Sport, Chiara Bisconti. Ora i risultati sono visibili a tutti, anche perché pubblicati sul sito del consigliere radicale Marco Cappato, autore di una istanza di accesso agli atti per capire lo stato dell’arte (Cappato, per esempio, ritira ogni settimana i suoi due biglietti e fa una riffa gratuita online).Gli elenchi di beneficiari dei ticket gratuiti sono quattro, in base alla convenzione firmata con il Consorzio San Siro 2000: i nomi istituzionali, le associazioni (centri diurni, socioricreativi e per disabili), dipendenti comunali, scuole del progetto “Scuole a San Siro”. Del primo gruppo fanno parte, appunto, i consiglieri comunali (hanno rinunciato: il sindaco dopo le prime due partite, Lamberto Bertolè, David Gentili, Carlo Monguzzi e Mattia Stanzani del Pd, il grillino Calise, Ines Quartieri di Sel e Armando Vagliati del Pdl, ma lui dopo che la guardia di finanza aveva trovato suoi biglietti gratuiti nelle mani di un bagarino), i presidenti dei nove consigli di Zona (che in molti casi, però, non hanno ritirato i loro biglietti gratuiti), quattro dirigenti comunali (di questi due, Maurizio Baruffi e Davide Corritore, hanno rinunciato a settembre scorso), assessori (in totale hanno ritirato 262 biglietti, ma la maggior parte di loro ha rinunciato definitivamente al benefit a inizio settembre 2012).Infine, una manciata di categorie speciali, dai vigili del fuoco (228 ticket) all’amministrazione penitenziaria (256) a ospiti spot per singole partite: l’ambasciata israeliana e il console generale dell’Ecuador; il presidente della Provincia, Guido Podestà, e il sindaco di Bologna, per un totale di 59 biglietti in sei mesi. Un totale di 4,782 biglietti, a cui vanno sommate le altre categorie. A difesa di quello che per lui non è un privilegio, ma solo il frutto della convenzione, il presidente del consiglio Basilio Rizzo, che ha ritirato 78 biglietti. Fra i dipendenti comunali è stato effettuato, ogni settimana, un sorteggio, per evitare che i biglietti gratis finissero sempre agli stessi: sono elencati tutti i nomi con relativa partita vista (e forse le richieste servirebbero a capire la geografia di milanisti e interisti a Palazzo Marino), per un totale di mille tagliandi.
Altri 2.880 ticket (80 a partita) sono andati alle scuole, per un progetto di avvicinamento allo sport; 2.119, infine, sono stati suddivisi tra i centri per anziani e disabili e per le associazioni di volontariato. Totalone: oltre 10.700 biglietti, praticamente quanti ne erano stati distribuiti nei sei mesi precedenti. Torna a chiedere Cappato: «È un privilegio che andrebbe abolito». Tranne rare eccezioni, però, non sembra che la sua campagna abbia avuto presa sui colleghi consiglieri.
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