- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
La Serie A pensa a ripartire e studia diverse ipotesi per farlo. In particolare un ritiro permanente in cui i calciatori, e tutto il gruppo di una squadra di calcio, vivrebbero in «luoghi chiusi» per evitare qualsiasi rischio di contagio. "Il ritiro permanente è lo scudo con cui la macchina potrebbe rimettersi in moto. Il centro di allenamento sarebbe la «casa» dove ricominciare. Partendo con esami specifici, allenamenti individuali o di piccoli gruppi con rispetto della distanza interpersonale. Praticamente azzerando i rapporti con l’esterno. Una soluzione che naturalmente non riguarderebbe solo i calciatori, ma tutti coloro che fanno parte del«gruppo squadra»: tecnici, medici, fisioterapisti, magazzinieri", spiega la Gazzetta dello Sport.
Ma il ritiro permanente potrebbe rappresentare anche un problema per una metà dei club di A (e tutti quelli della B) non ha un centro di allenamento con foresteria. "C’è quindi da cercare una soluzione non facile. Forse un protocollo alternativo. Insomma, il progetto «casa» è realistico solo per i campionati maggiori. Le porte chiuse sono l’unica certezza in questo momento. E la Federcalcio? Gabriele Gravina non ha alcuna intenzione di forzare la mano: la tutela della salute viene prima di tutto".
(Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA