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Riva: “Barella simbolo di questa Nazionale. Dobbiamo essere fieri di lui”

Fabio Alampi

L'ex attaccante del Cagliari, top scorer azzurro, esalta il centrocampista dell'Inter: "Lo vedo adulto, maturo e consapevole"

L'Italia si gioca la vittoria di Euro 2020 nella finalissima di Wembey, in programma domenica sera alle 21, contro i padroni di casa dell'Inghilterra. Gigi Riva, ex bomber azzurro, ha parlato ai microfoni di Repubblica: "Questa è una squadra per la quale mi viene subito un aggettivo che in fondo la riassume perfettamente: bella. Credo che dica tutto".

Altre due volte l'Italia è arrivata in finale, nel 2000 sfiorando il titolo con Zoff e nel 2012 con Prandelli. Perché questa di Mancini potrebbe farcela?

"Perché è molto convincente. Vedo volontà ferrea, voglia di fare, un gruppo unito, un bell'ambiente. E perché gioca davvero bene. Mi colpisce".

Per che cosa soprattutto?

"Per il fatto che questi giocatori hanno evidente consapevolezza delle proprie capacità. Sanno di essere superiori, come squadra, e quando vanno in campo hanno la determinazione di chi non dubita di se stesso".

Quanto incide il desiderio di riscatto, per parecchi tra loro, dal Mondiale mancato nel 2017?

"Io credo che incida di più questo straordinario senso di sicurezza. Sono al massimo del rendimento, in questa fase della loro storia in Nazionale, e non hanno bisogno di nasconderlo a nessuno, senza che questo sconfini in presunzione".

Qual è il suo giocatore simbolo del torneo?

"Il nostro Barella: nostro della Sardegna. Ha personalità e serietà, è davvero un bel personaggio. È coraggioso, non ha avuto paura di partire giovane per andare a giocare nell'Inter. È un ragazzo che ha testa, basta sentirlo parlare: dà e darà grandi soddisfazioni".

Che effetto le ha fatto sentirlo dichiarare l'orgoglio di essere sardo ed erede di Gigi Riva in Nazionale, lui cresciuto nella scuola calcio che porta il suo nome?

"Nicolò dice queste cose perché è sensibile. Io l'ho conosciuto solo da ragazzino, quando non era ancora Barella. Lo vedo ora adulto, maturo, consapevole. Dobbiamo essere fieri di lui".