Sebastiano Vernazza, collega della Gazzetta dello Sport, ha parlato così del momento societario del Milan nel suo approfondimento sulla rosea di oggi: "Ora basta, smettetela di fare giochi finanziari sulla pelle del Milan, abbiate rispetto della sua grande storia e dei suoi tifosi. Il momento è grave come mai. Neppure negli anni bui delle due retrocessioni o degli stenti dell’era Farina si avvertiva il vuoto di oggi. Di chi è il Milan in questo preciso istante? Una società che ha vinto sette Champions, e che ha un marchio globale, non può essere scaraventata nell’indeterminatezza. Prima cosa da fare, convincere mister Li a farsi da parte, dissuaderlo dal presentare ricorsi o cercare nuovi soci: non c’è imprenditore serio che in una situazione del genere entri nell’affare. L’opacità di Mister Li è stata chiara fin dall’inizio. Ha esaurito il suo tempo. Un giorno forse sapremo chi o che cosa c’era dietro di lui. Oggi la priorità è la messa in sicurezza del Milan e bisogna guardare a Elliott. Mister Singer si metta una mano sul cuore e con l’altra apra il portafogli. In attesa di un compratore credibile, di qualcuno che sia solido e abbia presente un concetto: una società di calcio produce emozioni per gente normale. I milanisti sono stufi di finanza. Fate presto".
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RIVALI/ Vernazza (GdS) sul Milan: “Neanche negli anni delle retrocessioni un vuoto così”
Il collega ha riflettuto sul delicato momento della società rossonera
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