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Rivista Undici ha analizzato la sterilità offensiva dell'Inter di Spalletti, che ieri contro la Spal ha rimediato un pareggio "che non può soddisfare Spalletti". Da Mauro Icardi, l'osservato speciale nell'attacco dei nerazzurri, "pochi segnali: un solo tiro, sul finire del primo tempo, una innocua girata terminata molto distante dalla porta. Per quanto un momento di flessione nel rendimento di Icardi sia da mettere in conto, l’Inter continua a dipendere dai gol del suo centravanti. Nelle sette gare citate, in cui l’Inter non è riuscita a vincere, l’argentino ha segnato solo due volte: eppure, è la metà delle reti totali realizzate dai nerazzurri (nel computo ci vanno l’autorete di Vicari e il gol di Vecino, contro la Roma settimana scorsa). Il 50 per cento del contributo di Icardi nel periodo negativo dei nerazzurri è addirittura maggiore del 48 per cento (16 su un totale di 33) delle prime 15 giornate, quando l’Inter andava a una media di 2,6 punti a partita (ora la squadra di Spalletti procede a una lentissima media di 0,71). Sono proprio i gol degli altri a mancare all’Inter: sono otto i giocatori a essere andati a segno in questo campionato (la Juventus ne ha 13, il Napoli 11). Dietro il numero nove, Perisic è a quota sette, mentre gli altri – Brozovic, Skriniar, Vecino, D’Ambrosio, Eder, Borja Valero – sono tutti sotto quota quattro. Segno di come la fase offensiva dell’Inter continui a reggersi sul proprio capitano: gli esterni, Candreva in primis, giocano soprattutto per lui, e gli inserimenti dei centrocampisti, tolti Vecino e l’ancora ondivago Brozovic, sono timidi e infruttuosi. Rafinha potrebbe essere, nelle prossime gare, un aiuto prezioso: sei reti in diciotto presenze lo scorso anno in Liga."
(Rivista Undici)
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