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Rivoluzione cinese nei diritti tv. Intanto la Premier esulta…

I club della Premier League esultano in base al nuovo accordo raggiunto dalla vendita dei diritti televisivi per il triennio 2016/19: i club inglesi si divideranno quasi sette miliardi di euro per il triennio in esame, il 70% in più di...

Lorenzo Roca

I club della Premier League esultano in base al nuovo accordo raggiunto dalla vendita dei diritti televisivi per il triennio 2016/19: i club inglesi si divideranno quasi sette miliardi di euro per il triennio in esame, il 70% in più di quanto prevede l’attuale accordo. In Italia si viaggia alla media di un miliardo di euro a stagione, nella Liga di 652 milioni, in Ligue 1 di 600 e in Bundesliga di 546. Ma c'è un nuovo elemento da ieri: il magnate cinese Wang Jianlin, gran capo del colosso Dalian Wanda Group, ha acquistato per 1,05 miliardi di euro Infront Sports&Media, la società di marketing sportivo più autorevole a livello internazionale e al cui interno la Infront Italy ha in mano la commercializzazione dei diritti tv del nostro campionato, della Coppa Italia, della Supercoppa Italiana, oltre che l’accordo di advisor della Nazionale e la gestione marketing e sponsoring di Inter, Milan, Lazio, Palermo, Udinese, Sampdoria e Genoa. Serie A cinese, dunque. Nel senso che, d’ora in poi, l’investitore che detiene la commercializzazione dei diritti tv del campionato cambierà, anche se gli effetti della rivoluzione orientale non potranno che manifestarsi soltanto nell’indotto generato dal calcio.