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Rivoluzione Inter? Nemmeno per sogno, il piano di mercato è tracciato

La società nerazzurra non vuole stravolgere la squadra a giugno. Ecco le operazioni in mente

Lorenzo Roca

Rivoluzione all'Inter a fine anno? Niente affatto. La strategia nerazzurra sarà di diverso tenore, senza stravolgere la attuale rosa la dirigenza interista punterà su grandi giocatori per cercare di spezzare il dominio bianconero sul campionato italiano. Ovviamente bisogna metterso al lavoro e rimboccarsi le maniche perché la squadra va costruita subito senza perdere tempo. Pertanto Roberto Mancini sta cercando validi obiettivi che possano aumentare il peso specifico dell'Inter. Il primo della lista è il suo fido Yaya Touré, cercato senza successo già lo scorso anno, benché in fase calante l'ivoriano potrebbe dare la mentalità vincente e una sorta di guida a centrocampo di cui la squadra nerazzurra ha estremo bisogno. Nonostante la trattativa con il City non dovrebbe rappresentare un grosso problema, questi però potrebbero palesarsi dinanzi al contratto, i dirigenti nerazzurri non avrebbero nessuna intenzione di sottoporre un triennale da 5 milioni di euro a Touré. In soccorso di Mancini potrebbe però arrivare la mano dei nuovi soci, il Suning Commerce Group: l’ingresso di Zhang Jindong come socio di minoranza risolverebbe i problemi di liquidità. Non solo, i cinesi successivamente potrebbero prospettare al calciatore ivoriano la possibilità di un ricco pre-pensionamento in Cina. In sostanza il tecnico marchigiano conta sui seguenti rinforzi: Touré, Banega, Gabbiadini e Vrsaljko o Erkin. Ma le trame interiste non si fermano qui, c'è sempre Antonio Candreva che stuzzica molto la fantasia in casa Inter, i nerazzurri a gennaio ci hanno già provato e torneranno all'assalto a giugno. In che modo? Programmando la cessione di un big o utilizzando Andrea Ranocchia come assegno vivente. Lotito è un osso duro, Candreva è valutato 30 milioni di euro, ma con 20 milioni più bonus potrebbe lasciare Roma. Diversi di contro i nomi in bilico, chi poche possibilità di restare è Adem Ljajic, per il quale l’Inter non intende spendere 11 milioni di euro per il suo riscatto e i nerazzurri hanno già informato la Roma che tale cifra andrà ribassata in modo consistente altrimenti nessuno si opporrà al ritorno del serbo a Roma.