La tanto invocata tecnologia nel calcio sarebbe servita sicuramente martedì a Madrid dove avrebbe corretto l’errore dell’arbitro Rizzoli che ha valutato fuori area il mani del difensore dell’Atletico Madrid Gabi e concesso la punizione e non il rigore al Barcellona. Ma tra pochi mesi il calcio cambierà in modo epocale. Insieme ad altre federazioni come Inghilterra e Germania, l’Italia è stata scelta dall’Ifab (International Football Board Association) per sperimentare la Var (Video assistance referee), la video assistenza per gli arbitri o moviola in campo. La tecnologia aiuterà i direttori di gara a sbagliare meno. Da settembre in serie A e B, si sperimenterà la Var che si aggiungerà alla goal line technology. Soccorrerà gli arbitri in tre situazioni: assicurare che non siano prese decisioni errate nell’assegnazione di un rigore o di un’espulsione, valutare se una rete è segnata in modo irregolare (fuorigioco o fallo) e capire se c’è stato uno scambio di persona su una sanzione. Giovedì 21 si incontreranno i presidenti di Figc, serie A e B e degli arbitri per decidere come attuare le indicazioni Ifab che richiede un minimo di 5 telecamere e una copertura del 20% delle gare. La A e la B parteciperanno entrambe. La serie A ha già la goal line technology, copre le 380 gare di campionato con un range che va da 12 a 16 telecamere e ha la regia unica affidata a Infront. La Var per il primo anno sarà off line: solo il direttore di gara e gli arbitri che lo aiuteranno nella valutazione potranno vedere le immagini e all’inizio sarà «muta»: non inciderà sui match seguiti. Non saranno esaminate tutte le partite, si partirà con un numero contenuto: due a giornata.
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Rivoluzione nel calcio: arriva la moviola in campo. Ecco con quali modalità
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(corsera)
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