FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Rizzoli: “Calciopoli ci ha fatto molto male. Orsato? Possiamo parlare d’altro?”

Getty Images

Le parole del designatore al CorSport: "Calciopoli? Ci ha fatto molto male, rimettersi in piedi è stata durissima"

Marco Astori

Lunghissima intervista concessa da Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, ai microfoni del Corriere dello Sport. Tantissimi i temi affrontati, dall'utilizzo del Var fino a Calciopoli e non solo. Queste le parti salienti.

L’errore indimenticabile?

«Derby di Milano, concessi un rigore inesistente... Ma l’indimenticabile lo commisi in Atlético Madrid-Barcellona di coppa. Diedi una punizione dal limite invece del rigore che, se realizzato, avrebbe qualificato il Barcellona. Non mi accorsi del fatto che il giocatore dell’Atletico aveva i piedi fuori dall’area ma la mano con la quale aveva colpito il pallone era all’interno. Vedi, se ci fosse stato il Var…».

Già. Al Var bisogna andare sempre, quando l’episodio è dubbio, oppure tocca all’assistente al video richiamare l’attenzione di chi dirige. Dove l’ho sentita?

«Sono le indicazioni, chiarissime, che ho dato ai miei».

In Juve-Napoli Mariani le ha disattese. Anche molti altri, in passato.

«Ha sbagliato Mariani così come l’avar. Lo sanno benissimo anche loro. Io sono sempre stato favorevole alla tecnologia, assurdo che alle soglie del 2020 l’unico a non rivedere le immagini fosse proprio l’arbitro».

La novità più recente è il fuorigioco tecnologico.  

"L’ho letto anch’io".

Questa è una balla.  

Sorride. "Il fuorigioco è un fatto oggettivo, la tecnologia può risolvere il problema delle interferenze nell’azione. In altre parole, il calciatore diventa macchina, vettore, si è così in grado di stabilire con precisione il momento della partenza del pallone e la posizione, nello stesso istante, di chi attacca".

Così non è più calcio, protestano i nostalgici.  

"Sì, lo so. Ma allora bisognerebbe ripartire da altre consapevolezze, quelle che contemplano e tollerano l’errore anche da parte dell’arbitro, non soltanto del difensore, del portiere o dell’attaccante. In Italia?, da noi? Impossibile. Io però sogno qualcosa di diverso".

E cioé?  

"Un deciso passo avanti lo farà compiere il chiarimento live. L’obiettivo è quello di riuscire a comunicare, in tempo reale, con l’esterno la decisione che si è appena presa, la motivazione della scelta. Naturalmente anche quella del Var".

Quanto vi ha cambiato Calciopoli?

«Ha impresso un’accelerazione straordinaria alla mia carriera, alcuni colleghi che mi precedevano nelle graduatorie di merito o per età non hanno più arbitrato perché sono finiti nell’inchiesta. Immagino, però, che non ti riferissi a me, ma alla categoria. Ci ha fatto molto male, rimettersi in piedi è stata durissima. Ricostruire un rapporto di fiducia con la gente, convincere gli appassionati che si era fatta pulizia, questi erano gli imperativi immediati. Qualche scoria ce la portiamo ancora addosso, ingiustamente».

Come hai giudicato il coming out di Orsato a Novantesimo minuto?

«Possiamo parlare d’altro? Quello è un episodio di tre anni fa e io guardo avanti. A cosa serve tornarci sopra oggi?».

Siete appena passati dal muscolare Nicchi al più affabile Trentalange.

«Dopo Calciopoli servivano i muscoli e i silenzi di Nicchi, in seguito si è avvertita la necessità di un cambiamento che la votazione ha evidenziato. Alfredo ha davanti a sé una serie di sfide decisive, il potenziale è buono, così come le idee e lo spirito che lo animano».

tutte le notizie di