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Rizzoli: “Con Bonucci tanto rumore per nulla. Non esiste che…”

Riccardo Fusato

E' tornato a parlare, l'arbitro, Nicola Rizzoli, dopo il caso scoppiato nel derby di Torino con Bonucci

E' tornato a parlare, l'arbitro, Nicola Rizzoli, dopo il caso scoppiato nel derby di Torino con Bonucci: "Beh, la cosa che mi ha dato più fastidio è stato il polverone su Bonucci: creato dal nulla. La foto? Appunto, fatta girare sui social e accompagnata da commenti di ogni tipo. Ok i nuovi mezzi di comunicazione, ma chi fa questo di professione dovrebbe stare più attento e dare informazioni complete. Si è preso un frame e da quello si è dato per scontato addirittura che ci fosse stata una testata. Altre foto danno il senso della distanza e poi basta vedere il video per capire che non c’era nessun caso. Non esiste una regola, ma è ovvio che un calciatore non può avere atteggiamenti aggressivi. Ecco perché s’insegna ai giovani arbitri di tenere le distanze. Detto ciò, molto dipende da come un giocatore si approccia e dalle caratteristiche personali. Prendiamo Keita: è venuto da me in modo tranquillo, senza gesti o parole concitate. E siccome sono un arbitro aperto al confronto, l’ho accettato. Se avesse usato toni sbagliati glielo avrei impedito. Con Bonucci andiamo oltre: sono stato io ad andare da lui perché stava protestando con l’addizionale. L’ho portato via e siccome continuava a dire che non era rigore, è stato ammonito. Nessuno in campo, nemmeno del Torino, ha percepito qualcosa di sbagliato. Poi ci hanno pensato i social...".

(Gazzetta dello Sport)