Nicola Rizzoli, 45 anni, arbitra la serie A da 15 anni. Sportweek ha riproposto, nell'ambito di un viaggio tra i fischietti italiani e le loro motivazioni a fare un lavoro così contestato, alcuni brani tratti dal libro di Rizzoli, "Che gusto c'è a fare l'arbitro". Un libro scritto dopo la finale mondiale del 2014 che ci svela come il fischietto, recentemente al centro di polemiche furiose dopo Juventus-Inter, giocasse a calcio nel ruolo di attaccante: "Potevo andare lontano, quanto non lo so". Ha smesso per una protesta con, guarda i casi della vita, un arbitro (mi disse: "Zitto che nemmeno conosci il regolamento"). E fu così che Rizzoli passò dall'altra parte della barricata.
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Rizzoli, insultato nel giorno del debutto: “Quasi tutti quelli che parlano di arbitri…”
Sportweek ha dedicato la cover story del numero in edicola al fischietto italiano
Scrive nel suo libro: "Quasi tutti quelli che parlano di calcio hanno giocato a pallone almeno una volta nella vita. Quasi tutti quelli che parlano di arbitri non hanno mai diretto una gara". Racconta anche del suo debutto? Nel 1987, una sfida tra ragazzini. Che finisce con gli insulti da parte di un dirigente di 50 anni: "Sei una vergogna, ma chi ti ha mandato? Sei stato scandaloso., ma ti faccio smettere subito, tu non puoi arbitrare." Ma Rizzoli dal giorno del suo esordio non si è più fermato. Perché: "A fare l'arbitro c'è tanto gusto. Provare per credere".
(Sportweek)
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