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Roberto Carlos: “All’Inter per Moratti. Ma giocai in un altro ruolo e allora Capello…”

Roberto Carlos: “All’Inter per Moratti. Ma giocai in un altro ruolo e allora Capello…” - immagine 1
"Di Spalletti mi colpisce il suo stile, il suo modo di intendere il calcio, molto simile a quello di Ancelotti", ha detto Roberto Carlos
Matteo Pifferi Redattore 

Intervistato da Repubblica, Roberto Carlos ha parlato così di Italia-Spagna ma non solo:

«Interessante tecnicamente, tra due squadre di talento, e per me emozionante. Vivo a Madrid da tanti anni, la gente mi dimostra grande affetto. Ho avuto il privilegio di giocare per 11 anni col Real e da 9 sono ambasciatore del club più importante del mondo. Mi sento sempre più spagnolo, è un onore. Ne vado orgoglioso. Per essere all’altezza del Real, devi meritartelo».

Merito anche di Fabio Capello?

«La mia esperienza in Italia è stata un po’ strana. Sono rimasto solo una stagione, all’Inter mi volle il presidente Moratti. Poi ci fu un cambio di sistema di gioco: mi avanzarono come laterale di centrocampo o di attacco. Ma io ero terzino sinistro nella Seleçao e c’era la Coppa America. Capello segnalò al Real l’occasione di portarmi a Madrid».


Roberto Carlos: “All’Inter per Moratti. Ma giocai in un altro ruolo e allora Capello…”- immagine 2

Dove può arrivare l’Italia in questo Europeo?

«Ha un grandissimo allenatore, che sta allestendo una squadra con giocatori forti. Secondo me ha buone possibilità di avanzare fino alla semifinale e magari alla finale».

Che cosa la colpisce di Spalletti?

«Il suo stile, il suo modo di intendere il calcio, molto simile a quello di Ancelotti. Hanno la stessa filosofia, la stessa idea e lo stesso feeling con i giocatori, la stessa attenzione per loro: è molto importante».

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Sul Mondiale per club 2025.

«Un’idea fantastica di Gianni Infantino, per me il miglior presidente Fifa. Farà felici i tifosi. Lui ha cambiato tante cose col suo amore per il calcio, con la passione che dimostra ogni giorno. Noi leggende, noi ex campioni, prima di lui non sentivamo questa vicinanza con chi gestisce il calcio. Lui ci ascolta e noi impariamo tanto da lui. Chi sa, sa».

Ma il Mondiale per club arriverà dopo una lunga stagione: chi lo vincerà?

«Il Real Madrid».

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