«Romelu è un fan di Jay-Z da quando aveva 16 anni. Lui ha capito la nostra storia e la visione della compagnia, ascolta la musica di tanti nostri artisti e voleva far crescere il suo brand nel mondo. Noi eravamo molto interessati a farlo entrare nella nostra famiglia perché è un giocatore e un essere umano incredibile. Così abbiamo iniziato a lavorare insieme». Così racconta alla Gazzetta dello Sport Michael Yormark, presidente di Roc Nation Sports Europe, ambiziosa sede europea dell’agenzia che dall’aprile 2018 gestisce gli interessi di Lukaku, dopo la separazione da Raiola, e di tanti altri campioni di Mlb, Nfl, Nba e calciatori come Jerome Boateng, De Bruyne e Witsel.
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Roc Nation, Yormark: “Lavoriamo per Lukaku e possiamo fare tanto per l’Inter. Discuteremo…”
L'intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport
Mister Yormark, Antonio Conte ha detto che Lukaku è un «gigante con il sorriso.
«È vero. Romelu è forte, grande ed è speciale dentro: ha valori importanti, adora la sua famiglia, crede nell’amicizia ed è sensibile. Di grande non ha solamente il fisico ma anche il cuore: è un gigante gentile».
Cosa può portare all’Inter dentro e fuori dal campo?
«Lukaku è uno degli sportivi più professionali con cui ho avuto a che fare in carriera. Si sveglia presto per allenarsi, lavora da solo anche al di là degli allenamenti con la squadra. È nato leader, ama i compagni, gli piace creare un ambiente familiare nella squadra. L’Inter ha preso uno dei migliori attaccanti al mondo. E con lui hai il pacchetto completo: trovi un giocatore importante ma anche un uomo che ha grande influenza su ciò che gli sta attorno, anche fuori dal campo. C’è già grande feeling con i tifosi interisti: io credo che Romelu rappresenti la squadra e la società nel modo più professionale, nel modo giusto per sé e per l’Inter».
Lei era a San Siro per il debutto contro il Lecce.
«La passione dei tifosi mi ha impressionato. Guardo calcio ovunque e a San Siro mi sono trovato in uno dei migliori ambienti al mondo. Ora capisco perché Romelu era così eccitato dall’idea di venire a giocare all’Inter, di essere parte del calcio italiano. Spero di far entrare nella nostra agenzia giocatori che vedono la Serie A come un’opportunità di crescita».
È possibile che Roc Nation lavori insieme con l’Inter?
«A San Siro ho parlato a lungo con i dirigenti, possiamo fare tante cose per far crescere il marchio Inter nel mondo, per renderlo più dominante. Questo è quello di cui discuteremo con i vertici del club nella mia prossima visita a Milano».
Quanto è importante avere Jay-Z a capo di Roc Nation?
«È una benedizione. Jay è una celebrità globale: la sua carriera è incredibile, è ammirato ovunque. Il suo nome ci apre tante porte e ci offre gigantesche opportunità, il suo brand è potentissimo, non importa dove sei nel mondo perché hai tanta credibilità se lavori per Roc Nation. Averlo come capitano della nostra squadra è fondamentale».
A Jay-Z il calcio piace?
«Certo, e verrà a vedere diverse partite in Europa ora che sta crescendo il nostro business, Ha un grande rapporto con i nostri atleti ed è grande amico di Romelu. Se ha bisogno di consigli, Romelu gli scrive: quando è stato a Los Angeles quest’estate abbiamo passato una serata insieme. Con Jay ha discusso della sua carriera, gli ha chiesto quale poteva essere il prossimo step. Lukaku non vede Jay solo come chairman della società, per lui è come un mentore, uno da cui imparare tantissime cose».
Nella vostra scuderia c’è ancora Kevin Durant?
«KD è un grande amico, lo abbiamo aiutato a far nascere la sua compagnia, in cui oggi è molto coinvolto. Fa parte della nostra famiglia, siamo orgogliosi di quello che fa dentro e fuori dal campo».
Lukaku può diventare un simbolo come Durant?
«Chissà... a Romelu piace tanto il basket. Se devo fare un paragone lo vedo come un’ala grande che tira da tre, uno alla Karl Malone negli anni di Utah. Romelu è veloce, ha potenza e grandi qualità, come Malone».
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