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Rocchi: “Per l’anno prossimo ci saranno piccoli cambi nel regolamento. Il VAR…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Devo dire grazie a DAZN e alla Lega. Oper VAR ha permesso a noi arbitri di aprire il nostro mondo", ha detto Rocchi

Presente al Festival della Serie A in quel di Parma, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha parlato anche di VAR:

«Nella prossima stagione ci saranno dei cambiamenti nel regolamento, ma non è prevista nessuna grande modifica. Si parla, in particolare, delle varie interpretazioni sul fallo di mano in area, ma su questo punto in Italia siamo molto avanti. VAR a chiamata? Si sta valutando per le giovanili ma è ancora un progetto embrionale sul quale sta lavorando la FIFA, ma al momento non coinvolge i professionisti».

Sulla trasmissione su Dazn

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«Devo dire grazie a DAZN e alla Lega. Oper VAR ha permesso a noi arbitri di aprire il nostro mondo. È stata una esperienza positiva che ha portato a svolgere un lavoro duro, che ha trovato la disponibilità di tutti gli arbitri per mettere in onda l’intimità, ed è un termine che rispecchia la realtà, dei loro dialoghi fra arbitro e VAR in presa diretta. Abbiamo fatto un lavoro sotto l’aspetto comunicativo e oggi faccio selezione in base a questo. Ed é una cosa che devono sapere i ragazzi che vogliono fare gli arbitri a cui dico di studiare, visto che bisogna parlare davanti a decine di spettatori in diretta, sapendo che poi quell’audio sarà ascoltato da milioni di persone. Cerchiamo di ridurre il numero per provare a unificare il più possibile il giudizio, visto che un numero più grande porta a una dispersione di uniformità. Poi ovviamente non si potrà avere un giudizio univoco su un episodio in particolare, ma noi analizziamo un episodio e lo codifichiamo, ma ovviamente ogni episodio é diverso ed é proprio questo il bello».

Sul VAR

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«Quando ho saputo della sua introduzione non ero contento, visto che mi dava già fastidio quando mi facevano notare un errore dopo la partita, figuriamoci farlo notare praticamente in diretta. Poi dopo la prima che sono andato al VAR per correggere una scelta ed evitare di mettere le mani sul risultato é stata una liberazione. Ora mi arrabbio con gli arbitri più giovani che si lamentano della tecnologia e non capiscono i suoi vantaggi. Una cosa che non ho avuto io per 13 anni di carriera».

Fonte: Calcio e Finanza