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Sabato prende il via la terza fase delle loro sfide.
“Inzaghi ci arriva con la voglia di dar seguito alla vittoria più importante, sulla Juve, allontanata a -4, e di scollinare la trasferta più ruvida che gli resta. De Rossi è stato introdotto da un tappeto abbastanza morbido (Verona, Salernitana, Cagliari)”.
Poi arriva l’elogio della Rosea:
“Non è esattamente normale, per un allenatore, vincere 5 Supercoppe italiane (record assoluto), 3 Coppe Italia e sfiorare una Champions League in finale, come ha fatto Simone Inzaghi. E non è normale, per un giocatore, vincere un Mondiale (2006) e, tempo dopo, diventare allenatore del club che ti ha svezzato e che hai rappresentato con 18 anni di passione assoluta, come successo a Daniele De Rossi. Chiamateli pure Normal One, se volete, ma sappiate che non lo sono, anche se, effettivamente, tutto ciò che accade all’indomani di Mou lascia una sensazione di ridimensionamento, la quiete dopo i fuochi d’artificio”.
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