Franco Cordova ha vestito sia la maglia della Roma che quella dell'Inter. Ben nove stagioni quella giallorossa, squadra di cui è stato anche capitano, e per una sola partita quella nerazzurra. Alla vigilia del match, il doppio ex ha parlato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport:
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Roma-Inter, il doppio ex Cordova: “Dzeko è un fenomeno, Mou poco coerente”
Le dichiarazioni del doppio ex Cordova sulla sfida tra Roma e Inter in programma oggi alle 18 allo Stadio Olimpico
Che partita si aspetta all’Olimpico?
"Una gara difficile, molto dura per la Roma, che alterna prestazioni che lasciano perplessi ad altre che danno invece entusiasmo. Nella Roma invece ci sono tante assenze, ma mi sembra soprattutto che ci sia confusione. Oramai sono passati più di 4 mesi, possibile che Mourinho non sia riuscito ancora a dare un gioco? Diciamo che sta studiando...".
L’Inter invece è tornata prepotentemente in corsa per lo scudetto?
"L’Inter è una grande squadra, con un allenatore molto bravo come Simone Inzaghi, seppur ancora giovane. Può sicuramente lottare fino in fondo per rivincere lo scudetto. E poi ha Dzeko, un fenomeno assoluto".
Lei ha vissuto il Mago Herrera a Milano e a Roma. Un percorso simile a quello di Mourinho?
"Era un calcio diverso, con società e potenzialità diverse. Ma Herrera era un mago vero, all’Inter ha cambiato il calcio, mentre a Roma non era più lui. E poi nella Capitale si è anche innamorato... Diciamo invece che Mourinho ha bisogno ancora di tempo, ma vorrei vedere più coerenza nelle sue scelte. E soprattutto un gioco e una stabilità nella gestione. Tra l’altro, vedo anche alcuni giocatori che si sono involuti come rendimento ed efficacia".
Prima parlava di Dzeko, dispiaciuto sia andato via?
"Tantissimo, io non lo avrei fatto partire mai. Se fosse rimasto a Roma, tra l’altro, avrebbe fatto crescere anche Abraham, che è un buon giocatore, ma non mi sembra ancora pronto per il campionato italiano. Domani spero che l’Olimpico non fischi Edin, sarebbe ingiusto. Il bosniaco, invece, va accolto come uno che ha voluto bene alla Roma. Dove ha fatto grandi cose".
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