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Roma-Inter, show e polemiche. I nerazzurri comandano, ma non la chiudono: tutti scontenti

Andrea Della Sala

L'Inter dimostrano di essere superiori, ma non chiudono la gara e subiscono il ritorno dei giallorossi

Alla fine all'Olimpico termina 2-2 tra Roma e Inter, gara divertente, aperta, ma piena di polemiche anche nel post partita. I giallorossi protestano per un contatto in area D'Ambrosio e Zaniolo che Rocchi non va a rivedere al VAR, i nerazzurri hanno da dire per una spinta in area di Manolas su Icardi. L'Inter tiene in mano le redini dell'incontro e dà l'impressione di essere più forte, ma non chiude il match e alla fine subisce il ritorno della Roma.

"Spalletti, fischiatissimo ed espulso nel finale, avrebbe potuto intercettare meglio la stanchezza di Wembley. Tardivi i cambi, soprattutto a centrocampo che alla lunga, senza incontristi di ruolo, ha sofferto. Di Francesco invece ha iniziato prudente, conscio del momento delicato e delle assenze, ma di cambio in cambio, tutti costruttivi (Perotti, Kluivert, Pastore) ha pilotato la bella reazione della Roma che ha saputo restare fredda nonostante il torto subìto e ha meritato il punto. Eusebio è stato spesso deluso dal cuore della squadra. Da questa prova etica può ripartire. Ha giovani (ancora bravissimo Zaniolo) e qualità tecniche per risalire in fretta. Spalletti con due sorprese: Keita per Politano e soprattutto Borja Valero per Vecino che significa 4-3-3 e non 4-2-3-1. Fuori dall’arida matematica, vuol dire che l’Inter ha preferito il palleggio alla ripartenza verticale. Vuole salire facendo dialogare Brozovic, perno basso, con due spalle di tocco quali Borja e Joao Mario. Il 61% di possesso alla fine del tempo dimostra che il piano è riuscito. Strano, se ripensiamo alla storia recente della sfida, quando è sempre stata la Roma a costruire di più e l’Inter a spendere la sua fisicità in contropiede. Questa Roma, travagliata dalle polemiche e dalle sconfitte, accetta di lasciare il pallone agli altri e si dispone con l’umiltà dei convalescenti: linee strette e Zaniolo a caccia continua dell’ideologo Brozo", si legge su La Gazzetta dello Sport.

Nerazzurri avanti con Keita, abile a buttare in rete un traversone di D'Ambrosio, ma la Roma pareggia con un missile di Under che sorprende un immobile Handanovic. Inter ancora avanti con un un'incornata di Icardi, ma nel finale agguantata dai giallorossi con Kolarov che trasforma dal dischetto per un tocco di mano di Brozovic. "Forse non è un caso che il fallo di braccio l’abbia commesso proprio Brozovic, il più stremato. Un punto per uno. Ha perso solo la Var".