- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Passato, presente e futuro. Da vivere in un solo modo: da Fenomeno. In una lunga intervista rilasciata a Sports Illustrated, Ronaldo ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera. A cominciare dal Mondiale del 2002, segnato dalla sua doppietta nella finale contro la Germania e dalla sua straordinaria capigliatura a mezzaluna:
MONDIALE 2002 E... CAPELLI A MEZZALUNA - "Chiedo scusa a tutte le mamme che hanno visto i loro figli farsi lo stesso taglio di capelli. Era orribile ma c’era una ragione. Non volevo parlare con i giornalisti brasiliani dei miei infortuni e grazie a quel look se ne sono dimenticati. Mondiale 2002? I gol che ricordo con maggior piacere sono quelli segnati in finale alla Germania. Non sono stati i più belli, ma i più importanti, perché nessuno credeva che avrei potuto giocare di nuovo a calcio".
PESO - "Vorrei giocare ancora a calcio. Non ci riesco da tre anni ormai perché ogni volta che ci provavo mi facevo male. Nella mia testa però, penso ancora di potercela fare. Il problema è che se mi arriva un pallone lungo penso ancora di arrivarci. Invece non posso. Mi piacerebbe fare parte delle formazioni legends, ma per riuscirci devo perdere peso".
COVID - "I miei genitori sono stati ricoverati per tre settimane dopo aver contratto il virus. Adesso stanno bene, ma negli ultimi due mesi abbiamo avuto tempi molto difficili. Spero che quest’anno sia migliore".
VALLADOLID E FUTURO - "Sono molto preso da questa esperienza ma non resterò qui per sempre, perché ho altre cose in mente per il futuro. Adesso però è troppo presto per parlarne. Di certo sono nato per lavorare. Non mi interessa se la gente mi ricorda come il “gordo” o il “fenomeno”. Ho fatto del mio meglio. È stata una grande esperienza, e ora ne ho ne sto vivendo una nuova. E voglio essere il migliore anche in questa carriera".
© RIPRODUZIONE RISERVATA