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L'impressionante rientro sul terreno di gioco di Javier Zanetti ha lasciato a bocca aperta tutto il mondo del calcio. Dalle pagine del Corriere della Sera di oggi, Giorgio Rondelli ne celebra le qualità atletiche e mentali, ergendolo come esempio per tutti coloro che vogliono fare del calcio una professione: «Tornato in campo contro il Livorno a nemmeno 200 giorni dall’operazione al tendine d’Achille della gamba sinistra, Javier Zanetti, capitano dell’Inter, 40 anni compiuti lo scorso 10 agosto, ha confermato di avere un fisico da superman e una professionalità che può davvero essere portata a esempio in tutto il mondo del calcio. Quella che hanno dimostrato in passato difensori del calibro di Pietro Vierchowod e Paolo Maldini, due campioni che hanno concluso la loro carriera a 41 anni di età, oppure quella del gallese Ryan Giggs, uomo simbolo del Manchester United, 40 anni il prossimo 29 novembre. Come e più di loro Javier Zanetti in campo fa ancora incredibilmente la differenza sul piano atletico anche contro avversari che hanno la metà dei suoi anni. Sospinto da due quadricipiti da sprinter di vaglia, il braccio armato di un organismo da mezzofondista veloce, una capacità unica di conduzione della palla, grazie a un gioco di accelerazioni, decelerazioni e successive riaccelerazioni con cui il campione argentino riesce regolarmente a seminare sulla riga laterale del campo l’avversario di turno. Doti genetiche? Neanche per sogno. Javier Zanetti è il classico esempio che campioni lo si può diventare mettendo ogni giorno un mattone sopra l’altro con l’allenamento sfruttando ogni situazione favorevole come quando, da ragazzino estremamente gracile, rinforzò braccia e la parte superiore del tronco andando ad aiutare il padre muratore per quasi un intero anno. Che si può essere protagonisti in campo anche a 40 anni ed oltre se si curano riposo e alimentazione, se si mantiene ad alto livello la forza esplosiva imparando a gestire con acume i lavori specifici con i sovraccarichi. Soprattutto diventando sempre di più allenatori di se stessi. Un esempio anche scomodo, quello di Javier, per tanti aspiranti campioni che confondono il loro strapotere fisico con la giovinezza atletica. Javier Zanetti si è allenato anche il giorno del matrimonio. Fanatismo? Un segno di rispetto invece verso la propria futura famiglia. Con quelle gambe e quella testa Javier può davvero durare ancora a lungo».
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