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Intanto con Inzaghi avete “vendicato” l’Euroderby...
«A me è sempre piaciuto tanto. Mi piaceva anche quando allenava la Lazio. L’unico difetto che ha, lo dico da attore, è che deve imparare a impostare la voce. Non è difficile. Basta che respiri, che usi il diaframma e non la gola. Così eviterebbe di restare senza voce alla fine di ogni partita. Se mi dà mezz’ora glielo insegno».
Ci è rimasto male per Lukaku?
«In questa epoca di politicaly correct il mio primo pensiero è stato: “Ma se a San Siro faccio buu? Proprio io, e sottolineo proprio io, passo da razzista?”. Ma non sono sorpreso perché quando uno è fatto in un certo modo....».
Già, Lautaro sembra di tutt’altra pasta...
«Lui ha sposato in pieno la causa dell'Inter. Lui è come Zanetti, tant’è che è ancora lì».
C’è il rischio che i soldi degli arabi possano tentarlo?
«Non mi sono mai trovato ad avere così tanti soldi come i calciatori. Francamente se avessi tanti soldi e me ne offrissero degli altri direi che mi bastano quelli che ho anche perché poi non saprei come spenderli».
Chi toglierebbe al Milan del suo amico Paolo Jannacci?
«Dopo il fischio d’inizio gliene toglierei due. Due a caso. Non ho la pretesa anche di sceglierli».
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