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Gian Luca Rossi analizza la sfida di Champions League fra Inter e Bayern Monaco, persa dai nerazzurri al 90’, per il goal di Gomez: “A San Siro stavolta la differenza l'hanno fatta i portieri: bene Kraft, male Julio Cesar, ma un erroraccio, anche brutto e all'ultimo istante, può capitare pure al miglior portiere del mondo”. Rossi crede che l’esito della gara sia stato condizionato dalla stanchezza dei giocatori nerazzurri, impegnati nell’ultimo periodo in molte partite. Il Bayern, invece, “si è confermato più fresco dell'Inter, che fatica a reggere contemporaneamente la rincorsa in campionato e la Champions League”.
Per quanto riguarda la gestione dei cambi e le scelte tattiche di Leo, il giornalista sportivo commenta: “Leo avrebbe potuto cambiare l'opaco Stankovic con Pandev, tra l'altro tra i più criticati di questa stagione perché incapace di cambiare il corso delle partite. Togliendo Stankovic, si sarebbe però indebolito il centrocampo nel momento di maggior pressione del Bayern. Buona invece l'idea di Leo di rafforzare le fasce con Cambiasso vicino a Chivu e Zanetti a protezione di Maicon per arginare Ribery e Robben”.
Comunque Rossi, nonostante affermi “da quando la Coppa dei Campioni è diventata Champions League, nessun club l'ha mai alzata per due volte di fila”, sembra ottimista sul ritorno a Monaco: “Non è ancora finita: un gol all'Allianz Arena si può anche fare alla generosa retroguardia del Bayern, e poi provare a giocarsela, come ha osservato giustamente Moratti a fine gara. Il 15 marzo serve un'impresa da Inter”.
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